Al Macro le fotografie di McCurry con l’allestimento di Fabio Novembre

Al Macro Testaccio di Roma ha da pochi giorni aperto i battenti una mostra sulle fotografie di McCurry, l’allestimento è di Fabio Novembre

[galleria id=”4831″]Al Macro Testaccio di Roma ha da pochi giorni aperto i battenti una mostra sulle fotografie di McCurry, l’allestimento è di Fabio Novembre. I soggetti delle fotografie di McCurry rappresentano la realtà nascosta dietro la comunicazione fotografica patinata e la ricerca continua per individuare i tratti dell’umanità è testimoniata da una vita che assomiglia a un lungo viaggio, con una residenza a New York che sembra più cha altro un deposito bagagli, un rifugio, tra un avventura e un’altra. Steve McCurry non è solo uno dei più grandi maestri della fotografia del nostro secolo, ma è un punto di riferimento per quelli che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo.

Uno dei maggiori protagonisti del progetto e della cultura dell’immagine in Italia, Fabio Novembre, cura la mostra e l’allestimento. Le foto sono state scelte non con criteri spazio-temporali, ma per assonanza di soggetti e di emozioni, cercando i fili comuni e gli impensabili legami che accomunano luoghi e persone seppure in latitudini diverse. L’allestimento è pensato come un villaggio nomade con una serie di volumi che si compenetrano tra loro per restituire quel senso di umanità che si respira nelle foto.

La mostra comprenderà oltre 200 fotografie: non mancheranno le icone di McCurry, come il celebre ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scattate nel corso degli oltre 30 anni della sua carriera di fotografo e di reporter.

«Ho imparato a essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te», spiega McCurry.

Sarà esposta una selezione delle sue “fotografie italiane”, omaggio all’Italia che festeggia il suo 150° anniversario.

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