Non esistono stufe a pellet senza canna fumaria, bisogna diffidare da chi vuole far credere il contrario. Significa dover intervenire in modo invasivo e questo potrebbe creare problemi in un condominio. Prima di agire, dunque, bisogna conoscere le regole di installazione.
Tra i sistemi di riscaldamento alternativi ai tradizionali termosifoni che negli ultimi anni stanno spopolando c’è la stufa a pellet. Il boom si è avuto nel 2022 con lo scoppio della guerra in Ucraina, quando tutti erano giustamente preoccupati per la drastica riduzione delle scorte di gas. La tendenza ad acquistare una stufa a pellet è continuata negli anni seguenti per i vantaggi che la soluzione offre.
Permette di risparmiare in bolletta, di salvaguardare l’ambiente e di ottenere vantaggi fiscali. Necessità, però, di una canna fumaria proprio per far uscire i fumi all’esterno. In un condominio, dunque, l’installazione potrebbe rivelarsi più complicata del previsto perché richiede interventi invasivi. Le regole condominiali potrebbero limitare le azioni del condomino, vediamo come uscire da questa situazione.
Stufa a pellet in condominio: cosa sapere
Il condomino può installare una stufa a pellet in condominio avendo diritto per Legge al riscaldamento indipendente (articolo 1118 del Codice Civile). Naturalmente dovrà seguire le direttive condominiali sui lavori e sperare che il regolamento condominiale contrattuale potrebbe vietare l’installazione di una stufa a pellet.

Una volta appurato che non vige divieto all’installazione si potrà procedere avendo cura di non recare danni agli altri condomini e rispettando la normativa. La salvaguardia dei beni comuni è un punto molto importante che potrebbe limitare gli interventi. Non possono essere messi in atto se ledono il decoro architettonico dell’edificio o minano la sicurezza del palazzo. Inoltre i lavori non potranno uscire fuori dalla proprietà privata del condomino e dovranno rispettare il lecito uso delle parti comuni.
In più ci sono le direttive e i vincoli del Comune e della Regione di residenza da conoscere oltre le Leggi nazionali. La norma UNI 10683/2012 regola l’installazione delle stufe a pellet e di altri impianti alimentati da bio-combustibile solido. Si deve porre particolare attenzione allo scarico dei fumi e alle distante minime da strutture infiammabili, dalle pareti, dai balconi. Inoltre si devono rispettare le caratteristiche tecniche previste per la stufa e l’impianto di scarico.
Di solito si preferisce la canna fumaria esterna sempre che il decoro architettonico sia rispettato. In presenza di più stufe a pellet in condominio, poi, ci sono regole sulla distanza tra i comignoli sul tetto (minimo 50 cm) e sullo sbocco della canna fumaria che dovrà essere lontana da ostacoli.