Volevo installare le telecamere fuori da casa mia, ma ho scoperto che rischio una multa salatissima

Attenzione a dove punti la traiettoria delle tue telecamere di sicurezza: rischi una multa salatissima. È il nuovo provvedimento del Garante di protezione della privacy.

Analizziamo una potenziale dinamica: una coppia si bacia di fronte a un cancello di una villetta, dopodiché si allontana. I due innamorati non sanno che il privato ha installato delle telecamere che puntano sul marciapiede. Se ne vanno indisturbati. Ecco, se dovessero scoprirlo, potrebbero legittimamente denunciare il proprietario per violazione della privacy.

Bisogna prestare attenzione alla traiettoria delle telecamere, onde evitare sanzioni piuttosto salate. Il diritto di controllo esterno dell’immobile è, infatti, subordinato al potenziale di rischio.

Violazione della privacy: attenzione alle telecamere di sicurezza

Per comprendere le norme è opportuno analizzare un caso recente. Un privato, proprietario di una villetta, aveva installato undici telecamere di sicurezza. Delle cinque che effettivamente le autorità hanno rilevato, soltanto quattro erano funzionanti. L’angolo visuale non puntava solo sulle mura della struttura, ma anche sulla “via comunale di passaggio adiacente all’immobile e le limitrofe proprietà confinanti“. Il privato, in sostanza, ha violato la privacy dei vicini e dei passanti.

Due agenti controllano i video di sorveglianza
Violazione della privacy: attenzione alle telecamere di sicurezza – designmag.it

Puntare una telecamera sul passaggio non è vietato, ma deve rispettare quanto stabilito dalla legge, la quale presuppone determinate condizioni. Tra queste, il potenziale di rischio. Esempio: se una banca installa delle telecamere che includono il marciapiede nella traiettoria, tale scelta è comprensibile e legittima. È probabile che il luogo entri nel mirino di truffatori, ladri e hacker. È importante, dunque, tenere sotto controllo l’intero perimetro.

Un privato deve richiedere un’autorizzazione da parte delle autorità per ampliare il proprio range di sorveglianza. A fronte di questo, il Garante di protezione della privacy ha confermato la violazione degli art. 5 e 6 del Regolamento, stabilendo una pena pecuniaria amministrativa pari a 400 euro. Inoltre ha invitato l’imputato a indicare, tramite apposita segnalazione, dove sono installate le telecamere, limitando la ripresa alle aree di sua competenza.

Le norme relative alla violazione della privacy sono molto delicate. In genere, qualsiasi azione si intenda perseguire, vale sempre la medesima massima: l’iniziativa del cittadino è vincolata alle autorità giudiziarie e di polizia. In sostanza, non si può agire autonomamente senza il consiglio e la supervisione di chi è del mestiere. Con il provvedimento n.173 del 27 aprile 2023 il Garante ha precisato che, in questi termini, si parla di violazione dei dati personali e si incorre di conseguenza a pesanti sanzioni.

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