Vani catastali della propria casa: perché devi conoscerli e come fare

Il calcolo dei vani catastali rappresenta un passaggio cruciale nel processo di determinazione della rendita catastale di un immobile

Il calcolo dei vani catastali di una casa rappresenta un passaggio fondamentale nella determinazione della rendita catastale di un immobile a uso abitativo. Questo procedimento si basa sulla distinzione tra diverse tipologie di vani catastali, ciascuno dei quali contribuisce in modo specifico alla valutazione complessiva dell’immobile. Proviamo a capire come effettuare questo calcolo.

Il calcolo dei vani catastali rappresenta un passaggio cruciale nel processo di determinazione della rendita catastale di un immobile. Seguendo le regole specifiche di cui vi parleremo di qui a breve e valutando accuratamente ciascuna componente dell’abitazione, è possibile ottenere una valutazione precisa e affidabile, fondamentale per molteplici operazioni fiscali e amministrative legate al settore immobiliare.

Come effettuare il calcolo dei vani catastali

Innanzitutto vanno individuati i vari vani catastali. A cominciare da quelli principali. Questi includono tutte le stanze con una superficie fino a 20 metri quadri, come camere da letto, soggiorni e cucine. Ogni stanza di questo tipo viene considerata come 1 vano. Importante, poi, la distinzione tra gli accessori diretti e quelli indiretti. I primi sono locali come bagni, ripostigli, ingressi, disimpegni e corridoi. Per ogni accessorio diretto si calcola 1/3 di vano. Gli accessori indiretti comprendono locali come soffitte, cantine e simili. Ogni accessorio indiretto equivale a 1/4 di vano.

Calcolo vani catastali
Come effettuare il calcolo dei vani catastali – (designmag.it)

Le dipendenze sono invece le superfici libere e al servizio delle case, come terrazze, portici e tettoie. La loro valutazione dipende dalla consistenza complessiva dell’immobile, fino a un massimo del 10% della stessa. Fatte tutte queste (già non semplici) distinzioni, proviamo a fare qualche esempio di calcolo dei vani catastali. 

Il procedimento per determinare i vani catastali di una casa segue alcune regole precise. Ogni vano principale corrisponde a 1 vano, fino a una superficie massima di 20 metri quadri. Gli accessori diretti si calcolano come 1/3 di vano ciascuno. Gli accessori indiretti si valutano come 1/4 di vano per ognuno. Le dipendenze vengono considerate come una percentuale della consistenza complessiva dell’immobile, fino a un massimo del 10%.

Per esempio, due camere da 17 metri quadri sono due vani; una sala da 19 metri quadri è un vano; una cucina abitabile da 8 metri quadri è un vano. Altre aree come i corridoi, gli ingressi e le cantine sono calcolate, invece, in millesimali. 

Nel caso di una villa composta da diverse stanze e accessori, il calcolo dei vani catastali avviene sommando i contributi di ciascuna tipologia di vano, inclusi gli eventuali accessori indiretti e le dipendenze. In un’altra situazione, considerando una casa con camere, sala, cucina, bagno, corridoio, ingresso, cantina e tettoia aperta, si calcolano i vani per ciascuna stanza e accessorio, aggiungendo poi la percentuale delle dipendenze.

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