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Come sarà l’ufficio del 2022? In connessione con la natura

oto Shutterstock | Photographee.eu
Come ogni ambiente, anche gli spazi di lavoro, al pari di quelli più intimi e domestici, vengono spesso influenzati dalle nuove tendenze in fatto di arredamento. L’ufficio del futuro, infatti, sarà progettato secondo l’architettura biofilica, tecnica progettuale e pensiero filosofico che acquisirà sempre più spazio nel 2022 tanto in casa quanto a lavoro.
E così anche gli uffici saranno letteralmente “amanti della vita”, quella vita naturale che abbiamo messo da parte per troppo tempo e che ora torna a dominare le nostre esistenze insinuandosi all’interno dell’architettura in cui trascorriamo le nostre giornate.

Com’è fatto l’ufficio biofilico?

Un ufficio biofilico è un luogo di lavoro in cui lo spazio progettato e l’ambiente naturale dialogano in maniera organica e orizzontale. Non si comprende fino in fondo dove finisce l’uno e dove inizia l’altro, perchè si instaura una connessione così intensa e profonda tra i due mondi, da rendere difficile individuarne i confini.
La natura si fa spazio negli uffici del 2022 attraverso elementi naturali puri inseriti in maniera armonica nell’arredamento. Piante, fiori, pietre, acqua, profumi e colori della natura si inseriranno in un contesto in cui anche i materiali faranno riferimento alla loro forma più primordiale, precedente all’intervento umano così aspro nel trasformarla.
Ampie vetrate aperte sull’orizzonte lasceranno entrare luce naturale e permetteranno di osservare l’immensità di quello che la natura ha creato per noi.
Il tutto sarà progettato nell’ottica di migliorare il benessere dei lavoratori, ripristinando la loro connessione con le origini più profonde e naturali del genere umano, e di aumentare conseguentemente la loro produttività.

Sostenibilità a 360°

Questi espedienti contribuiranno a rendere più piacevolmente vivibile lo spazio lavorativo. L’ufficio del futuro, infatti, punterà non solo alla sostenibilità ambientale ma anche a quella sociale, prediligendo gli ambienti dedicati agli incontri di lavoro e progettati per fare in modo che la circolazione delle idee sia più fluida, priva di barriere fisiche e simboliche.
L’idea non sorprende, soprattutto se si pensa a quali distanze abbia frapposto il covid tra la gente. Dopo la lunga pandemia che stiamo attraversando riuscire a instaurare nuovamente un contatto, seppur simbolico, con gli altri è un vero e proprio messaggio di speranza, ancor più se il mezzo per farlo è, come nell’architettura biofilica, la natura.

Maria Laura Leo

Laureatami a Bari in Architettura nel 2014, dall'anno successivo esercito la libera professione di architetto in provincia di Matera. Sono redattrice freelance per diverse testate giornalistiche e scrivo articoli su tematiche inerenti l'architettura e il design, attività che mi consente di abbinare l'oggetto del mio lavoro alla mia passione per la scrittura.

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