Tutti vogliono quel tavolino a cubo rivestito di piastrelle: io l’ho rifatto con meno di 30 euro

La tendenza dei tavolini a cubo piastrellati conquista gli interni contemporanei. Ecco un progetto fai-da-te dettagliato mostra come replicarlo con un budget contenuto, senza rinunciare a estetica e solidità.

Il primo a volerlo è stato mio cugino, poi l’ho visto nella casa della mia amica architetta, infine è comparso in tutte le vetrine digitali dei brand di arredo più cool. Quel tavolino a cubo, interamente rivestito di piastrelle lucide e perfettamente squadrato, è diventato il nuovo oggetto del desiderio per chi ama le linee nette ma non fredde, i riferimenti rétro ma non nostalgici, e un tocco di ironia nei salotti dalle palette neutre. Il problema è sempre lo stesso. Bello sì, ma a che prezzo. E non sto parlando solo di stile. I modelli che trovi online superano spesso i 500 euro, e in certi casi sfiorano il quadruplo, anche se alla fine si tratta di una scatola rivestita.

Così ho fatto due conti, aperto l’armadio delle idee e deciso che potevo provarci da sola. Volevo un cubo vero, tridimensionale, solido, che potesse stare anche in mezzo al soggiorno senza sembrare un progetto dell’ora di arte. Una sfida non solo estetica ma anche pratica, perché a differenza dei progetti super levigati da rivista, quello che costruisci da te lo devi anche toccare, usare, spostare. E deve resistere. Il risultato? Un tavolino identico a quelli di design ma realizzato con materiali semplicissimi, recuperati quasi tutti in casa o acquistati con pochi clic, sotto i 30 euro.

Come rivestire il cubo con mosaico adesivo e farlo sembrare professionale

Tutto è cominciato con sei pannelli di legno, quelli da 30×30 cm che avanzano da altri progetti o che si trovano facilmente nei negozi di bricolage. Non serviva niente di esotico, solo pezzi ben tagliati e abbastanza resistenti. Per fissarli insieme ho usato viti, staffe e un po’ di pazienza. L’assemblaggio richiede attenzione agli angoli, perché se il cubo non è preciso, qualsiasi rivestimento dopo sembrerà fuori posto. Il trucco è fare una prova a secco, tenere i lati uniti con del nastro carta, e solo dopo fissare in modo definitivo.

Una volta chiusa la struttura, è arrivata la parte più interessante, quella che cambia davvero l’effetto finale. Il rivestimento. Niente ceramiche costose o piastrelle da muratore, ma fogli adesivi di mosaico effetto lucido. Quelli con la base flessibile che si tagliano facilmente e si incollano con un semplice strato di silicone. Li trovi online, costano poco e sembrano molto più raffinati di quello che paghi. Il silicone fa la differenza, perché assicura una tenuta salda anche su superfici leggermente porose o non perfettamente levigate.

Foglio mosaico
Come rivestire il cubo con mosaico adesivo e farlo sembrare professionale – foto amazon.it – designmag.it

L’incollaggio va fatto con cura, lato per lato, senza avere fretta. Dopo aver posizionato le piastrelle, si deve aspettare qualche ora. Poi viene il momento delle fughe. Può sembrare un dettaglio tecnico, ma è proprio questo passaggio che fa sembrare il cubo finito, professionale, compatto. Ho scelto una fuga bianca per non appesantire il disegno, ma se il mosaico è chiaro può funzionare anche il grigio chiaro. Con una spatolina e dei guanti, si distribuisce la pasta tra le fughe e si lascia asciugare. Il giorno dopo basta una spugna leggermente umida per rimuovere l’eccesso.

Un dettaglio da non sottovalutare è la base. Lato inferiore lasciato libero, senza piastrelle, e con l’aggiunta di piccoli piedini adesivi. Servono per proteggere il pavimento e per sollevare leggermente la struttura, evitando che sembri bloccata al suolo. Sono quelli trasparenti, in gomma, che si usano spesso per i mobili della cucina. Costano pochissimo e fanno sembrare tutto più rifinito.

Tavolino con piastrelle
Un tavolino a cubo che sembra di design ma lo fai con meno di 30 euro – designmag.it

Da quando è in soggiorno, quel tavolino attira l’attenzione più del divano. Le persone lo toccano, chiedono dove l’ho preso, e poi si stupiscono quando dico che è stato fatto in casa. Credo che il motivo del successo sia la sua forma pura ma con carattere, e quella texture lucida che cattura la luce anche nei giorni più grigi. È il tipo di oggetto che non serve a molto, ma trasforma lo spazio. Un piccolo elemento che cambia l’atmosfera.

In fondo è questo il senso dei progetti fai-da-te ben riusciti. Non solo risparmiare, ma capire come funziona un oggetto, cosa lo rende bello, e trovare un modo per riprodurlo con materiali accessibili. Senza fretta, senza paura di sbagliare. Quel tavolino ora è lì, stabile e lucido, e ogni volta che lo guardo mi ricorda che l’ispirazione può arrivare da un’immagine su Pinterest, ma poi tocca a noi darle forma. Anche solo con una vite e un pannello di legno. E i progetti per un tavolino fai-da-te sono davvero tanti!

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