Tutti i modi per nascondere quei fastidiosi contatori. Uno più bello dell’altro

Nascondere un contatore senza fare pasticci non è semplice, ma con qualche idea giusta può diventare un intervento estetico intelligente.

Quando si arreda una casa, ci si concentra spesso su scelte importanti: colori, materiali, proporzioni. Poi però ci si imbatte in quei dettagli che sembrano minori ma rovinano tutto. Uno su tutti: i contatori. Posizionati nei punti più visibili, con coperchi in plastica bianca o grigia, staccano da tutto e attirano lo sguardo proprio dove non vorresti. Chi ama curare l’estetica degli interni sa bene quanto un elemento dissonante possa cambiare la percezione dello spazio. Anche una parete perfetta, se interrotta da uno sportello tecnico mal integrato, perde qualcosa.

E allora si comincia a cercare un modo per mimetizzare, coprire, trasformare. Ma non sempre si trovano soluzioni facili da replicare. Ci sono vincoli tecnici da rispettare, materiali da scegliere con attenzione, accessibilità da garantire. Non basta metterci sopra un quadro o una tendina. Serve una piccola strategia. E se fatta bene, può anche diventare un valore aggiunto. Un punto forte invece che un punto debole.

Nascondere il contatore sì, ma con una soluzione pensata bene

L’errore più comune è ignorare del tutto il problema, aspettando di abituarsi alla vista del contatore a parete. Succede soprattutto quando si entra in una casa già finita o in affitto. All’inizio dà fastidio, poi diventa uno sfondo. Ma basta cambiare la disposizione dei mobili o rinfrescare le pareti, che quel rettangolo grigio torna a farsi notare come la prima volta. E da lì nasce l’idea di farci qualcosa, anche solo per togliersi quel fastidio dagli occhi.

La prima cosa da considerare è dove si trova. Se è in corridoio, può essere un’occasione per giocare con una parete a doghe o con un mobile contenitore che faccia anche da ingresso. Se invece è in soggiorno, l’intervento deve essere più delicato, quasi invisibile. Non si può improvvisare. Serve un materiale che riprenda quello della stanza, una profondità minima e un sistema di apertura semplice, ma che non sembri tecnico. La bellezza sta nel renderlo credibile, parte integrante del progetto.

Pannello scorrevole
Nascondere il contatore sì, ma con una soluzione pensata bene – foto AI – designmag.it

Ci sono anche i casi in cui si decide di trasformare il difetto in decorazione. Un contatore incorniciato in modo ironico, con una cornice dorata vintage o una stampa sovrapposta. Ma bisogna saperlo fare, altrimenti sembra solo un rattoppo. Meglio allora optare per soluzioni più sobrie, come un pannello scorrevole in MDF verniciato come la parete. Oppure una finta anta a filo muro, senza maniglie. L’effetto finale può essere sorprendentemente elegante, soprattutto se si mantiene la coerenza dei materiali.

Per chi ama gli interni più morbidi e materici, anche il tessuto può diventare un alleato. Una tenda in lino, un intreccio in paglia di Vienna, una porzione di parete coperta con pannello in corda o juta. Soluzioni leggere che non richiedono lavori invasivi, ma danno un tono preciso allo spazio. Ideali in ambienti boho, country o con dettagli artigianali. Funzionano soprattutto quando il contatore è posizionato in alto o in un angolo già poco frequentato.

Pannello in juta
Tessuti, intrecci e materiali naturali funzionano bene – foto AI – designmag.it

Ci sono poi idee più strutturate, come il mobile su misura. Può essere una piccola colonna chiusa da un’anta, magari attrezzata con ripiani sopra o sotto, per sfruttare lo spazio. In alcuni casi può diventare persino un punto focale, se integrato bene con gli altri arredi. Oppure, se lo spazio è poco, si può inserire uno specchio o una lavagna: funzionale, decorativo e capace di mimetizzare. L’importante è sempre lo stesso: che sembri pensato, non improvvisato.

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