Il pagamento della TARI rappresenta un obbligo per gli italiani, si tratta infatti di una tassa destinata a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Tuttavia, è bene sapere che esistono casistiche particolari in cui il pagamento di questa imposta non è dovuto oppure è ridotto.
Molti cittadini non sono a conoscenza di questa possibilità e rischiano così di pagarla. Per evitare spese inutili è fondamentale conoscere bene le casistiche che permettono l’esenzione totale o parziale dell’importo della TARI. Andiamo quindi a capire quali sono i casi in questo è possibile e i criteri di esonero.
Quando si è esenti dal pagamento della TARI
Come abbiamo visto, la TARI è la tassa sui rifiuti, destinata proprio alla gestione dei rifiuti e al finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento. L’obbligo di pagamento della TARI sorge al verificarsi della detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte idonee alla produzione di rifiuti urbani.

Tuttavia, la normativa vigente, prevede alcune casistiche in cui i cittadini non sono tenuti al pagamento della TARI. Le principali esenzioni riguardano:
- Immobili disabitati e inagibili. Nel caso in cui l’immobile posseduto è inutilizzabile, privo di utenze e non arredato non può essere soggetto al pagamento della tassa sui rifiuti.
- Aree comuni condominiali non occupate, come i cortili o i parcheggi.
- Fabbricati rurali a uso abitativo
- Nuclei familiari con ISEE inferiore a 6.500 euro.
Oltre alle esenzioni totali, alcuni contribuenti possono richiedere una riduzione dell’importo della TARI. I Comuni possono prevedere sconti per:
- Abitazioni con un solo occupante;
- Case utilizzate solo stagionalmente;
- Soggetti residenti all’estero per più di sei mesi l’anno;
- Locali commerciali con utilizzo stagionale o discontinuo.
Per poter ottenere l’esenzione o la riduzione della TARI, i contribuenti devono necessariamente presentare un’apposita domanda al proprio comune di Residenza, allegando alla stessa tutta la documentazione richiesta. È bene tenere a mente che la richiesta va inoltrata entro la scadenza stabilita dall’amministrazione locale. Dunque è bene verificare per tempo se si possiedono i requisiti necessari alla richiesta per poi agire di conseguenza.
Per conoscere i termini della domanda e le eventuali casistiche previste dal proprio comune di residenza è opportuno controllare il sito ufficiale dell’amministrazione, in modo tale da avere il quadro completo. E ricorda se hai qualsiasi tipo di dubbio rivolgiti in comune oppure al caf che segue le tue pratiche.