Stalking condominiale, come faccio a dimostrarlo? Sono queste le prove che devi portare in Tribunale

In caso di stalking condominiale è necessario avere delle prove per dimostrarlo in Tribunale. Ecco quali sono.

Vivere in condominio non è sempre semplice, perché bisogna avere a che fare con tante persone che probabilmente hanno idee diverse dalla propria e con esigenze diverse. Per questo non è raro che nascano liti e questioni, anche per le banalità. Non solo ma può configurarsi anche una fattispecie più grave quando i comportamenti molesti diventano ripetuti, oppressivi e creano un forte disagio psicologico.

A questo proposito si parla di stalking condominiale. La legge è chiara sulle sanzioni che spettano in caso di questo reato ma come dimostrarlo in Tribunale?. Ecco la verità.

Come dimostrare lo stalking condominiale

Lo stalking condominiale si verifica quando un vicino mette in atto comportamenti molesti e ripetitivi tali da generare uno stato di ansia, paura o costringere la vittima a cambiare le proprie abitudini quotidiane. Affinché si configuri il reato, i comportamenti devono essere ripetuti nel tempo e non occasionali (come ad esempio può essere una singola discussione).

duo uomini che litigano
Come dimostrare lo stalking condominiale-Designmag.it

Esempi di molestie che possono rientrare nello stalking condominiale sono vicini che citofonano di continuo senza motivo, che spiano costantemente dalla finestra, che fanno rumori molesti a orari assurdi ma anche le offese verbali ripetute, le diffamazioni pubbliche su gruppi condominiali oppure le lettere anonime.

La Corte di Cassazione ha specificato, con la sentenza n. 26878/2016, che se le molestie sono tali da generare uno stato di disagio continuo nella vittima, costringendola a modificare le sue abitudini quotidiane, allora si entra nell’ambito del reato previsto dall’articolo 612-bis, e può essere punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi.

Per questo motivo, se ci si sente vittime di stalking condominiale, bisogna poterlo dimostrare, documentando tutto, annotando date, conservando messaggi e registrando audio e video. Quindi rivolgersi alla Questura per chiedere un ammonimento formale. Se il molestatore non cambia comportamento o se la situazione peggiora, si può presentare poi una querela alla Procura della Repubblica. Nei casi più seri, il giudice può disporre misure cautelari urgenti, come il divieto di avvicinamento alla vittima, l’obbligo di non comunicare con lei o addirittura gli arresti domiciliari per il persecutore.

Oltre al procedimento penale, la vittima può anche agire in sede civile per ottenere un risarcimento dei danni, dimostrando l’impatto negativo che lo stalking ha avuto sulla propria vita: stress, ansia, difficoltà relazionali, danni patrimoniali o perdita di serenità nella propria abitazione. Insomma, quando si è di fronte al reato di stalking condominiale, è bene sapere quando si configura e come dimostrarlo davanti al Giudice.

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