L’amministratore è una figura centrale nell’organizzazione del condominio. Ha diversi compiti da svolgere tra i quali quello di mediatore tra i condomini e di riscossore delle spese non corrisposte. Il professionista, nello specifico, deve verificare che i proprietari (o inquilini) paghino in modo puntuale le spese condominiali e attivarsi in caso di inadempienza.
Scegliere di vivere in un condominio ha dei pro e dei contro. Tra i vantaggi più significativi la condivisione delle spese con gli altri condomini. Ognuno paga la propria parte in base alle quote millesimali con riferimento alle spese per la gestione e il mantenimento delle parti comuni dell’edificio. Ci sono le spese di manutenzione ordinaria che si pagano ogni mese oppure bimestralmente o trimestralmente e le spese di manutenzione straordinaria per interventi extra solitamente piuttosto onerosi e decisi con delibera assembleare.
Compito dell’amministratore è calcolare gli importi che ogni condomino deve corrispondere e verifica che i pagamenti vengano eseguiti. Nel momento in cui dovesse accorgersi di un ritardo dovrebbe inviare un sollecito formale tramite PEC o raccomandata in modo tale da tutelare gli interessi degli altri proprietari. La richiesta dei pagamenti delle somme arretrate, però, deve rispettare determinate tempistiche.
Cosa deve fare l’amministratore per non perdere gli arretrati delle spese condominiali
Secondo l’articolo 2948 del Codice Civile l’amministratore di condominio non può chiedere indietro gli arretrati di spese non pagate in qualsiasi momento. Bisogna tenere conto, infatti, della prescrizione delle spese condominiali. Scatta dopo cinque anni con riferimento alle spese ordinarie come possono essere quelle per l’illuminazione, la pulizia delle scale e le riparazioni generiche mentre sale a 10 anni la prescrizione delle spese straordinarie.

Lo scandire del tempo, però, può essere interrotto da alcuni atti che fanno ricominciare il conteggio da zero. Si tratta di atti che indicano chiaramente la volontà del condominio di recuperare le spese arretrare. Per una gestione corretta degli arretrati, dunque, l’amministratore dovrà inviare una lettera raccomandata con avviso di ricevimento per chiedere i soldi al condomino moroso o intentare un atto giudiziale oppure una causa con notifica di un Decreto Ingiuntivo.
La richiesta di pagamento degli arretrati blocca la prescrizione e il conteggio dei 5 o 10 anni ricomincerà da capo. E in caso di vendita dell’appartamento da parte del debitore bisogna sapere che sia venditore che acquirente saranno responsabili del pagamento. Se il primo non dovesse versare quanto dovuto allora sarà compito del secondo saldare il debito.