La proposta o promossa d’acquisto è un documento scritto redatto da chi vuole comprare l’immobile per formalizzare la sua intenzione e le condizioni (prezzo, modalità di pagamento, tempistiche…). Una volta presentata è immodificabile. Ecco perché prima di presentarla è bene fare delle domande chiarificatrici.
L’articolo 1329 del Codice Civile definisce la proposta d’acquisto irrevocabile. Significa che una volta fatta la proposta, l’acquirente rimane vincolato alla sua decisione fino a che non ci sarà il rifiuto da parte del venditore oppure un’accettazione parziale. Questo documento rappresenta il primo passo verso l’acquisto di una casa. Seguiranno, poi, il preliminare di compravendita e il rogito notarile.
La proposta di acquisto è un atto unilaterale, non rappresenta un vincolo per il venditore che potrà valutare anche altre proposte. Generalmente si stabilisce un tempo di due settimane per dare al proprietario dell’immobile il tempo di valutare la richiesta. Durate superiori a questa potrebbero comportare una perdita dell’efficacia delle condizioni inserite nella proposta. Fatta questa premessa è doveroso sottolineare come prima di arrivare a tutto questo, alla formalizzazione di una richiesta di acquisto è indispensabile raccogliere alcune informazioni sull’immobile.
Cosa chiedere prima della proposta d’acquisto
Ci sono diversi documenti da richiedere prima di scrivere la proposta d’acquisto di un immobile. Si inizia dalla visura ipotecaria per controllare tutte le vicende che hanno interessato l’abitazione come passaggi di proprietà e pignoramenti. Significa verificare, dunque, la situazione giuridica dell’immobile. La visura ipotecaria si reperisce online tramite sito dell’Agenzia delle Entrate.

Fondamentale, poi, visionare la planimetria dell’abitazione e il certificato di abitabilità nonché verificare l’esistenza di titoli edilizi riguardanti interventi di costruzione/ristrutturazione in modo tale da appurare che qualsiasi modifica sia stata effettuata secondo la Legge. Tale documentazione si chiede all’Ufficio Tecnico del Comune di residenza della casa.
Se l’appartamento da comprare si trova in un condominio è bene controllare la situazione patrimoniale dello stabile e la posizione del venditore (ha debiti attivi?). Il nuovo proprietario, infatti, è obbligato per Legge al pagamento dei contributi dell’anno in corso e di quello precedente.
Eventuali debiti del vecchio proprietario, dunque, per solidarietà dovranno essere saldati da quello nuovo. La prima cosa da fare, quindi, è informarsi della situazione con l’amministratore anche se questo non è obbligato a fornire le informazioni richieste per questioni di privacy. Ci sono notai che potrebbero richiedere una liberatoria firmata dall’amministratore attestante l’assenza dei debiti ma è una decisione personale, non hanno alcun vincolo.