“Sono obbligatori”, batosta per questi condomini, ecco quanto dovrai pagare secondo la Legge

Sembra incredibile ma anche il condominio ha le sue regole precise e ferree, ecco quanto devi pagare e che cosa succede se non lo fai.

Uno dei temi più difficili, un vero campo minato a volte, è quello legato alle questioni condominiali. Tra leggi e spese, sono molte le cose da sapere.

Non tutti sanno che ogni condominio ha delle regole da rispettare e anche delle spese da sostenere, e su questo spesso nascono controversie e dubbi per i condomini.

Obbligo di questi dispositivi nei condomini

Parliamo ora dell’obbligo di installare dispositivi antincendio nei condomini, che non tutti sanno che dipende da specifici fattori di rischio legati all’uso degli ambienti, alla presenza di lavoratori e alle caratteristiche strutturali dell’edificio. L’amministratore condominiale ricopre un ruolo cruciale nella valutazione del rischio e nell’assicurare la conformità alle normative.

estintore
Obbligo di questi dispositivi nei condomini – designmag.it

Gli estintori sono richiesti per legge in determinate circostanze. È obbligatoria la loro installazione nei locali tecnici, come centrali termiche o depositi di combustibili, nelle autorimesse, specialmente se sotterranee o chiuse, negli edifici dove operano lavoratori subordinati (es. portinai, addetti alle pulizie), in conformità al D.Lgs. 81/2008, e nei vani macchina degli ascensori, se la valutazione del rischio lo rende necessario.

Ogni estintore deve rispettare le classi minime (21A 89BC) ed essere posizionato strategicamente, vicino a fonti di calore o lungo le vie di fuga. Come accennato, l’amministratore è tenuto a effettuare una valutazione del rischio incendio nel condominio, in particolare se vi sono lavoratori, ma anche in assenza di dipendenti, questa valutazione è raccomandata per tutelare l’incolumità collettiva e predisporre misure preventive.

In alcuni contesti però, i soli estintori non sono sufficienti e la normativa richiede l’installazione di idranti antincendio. Questo accade, ad esempio, nei condomini che superano i 24 metri di altezza antincendio, i quali devono essere dotati di impianti fissi alimentati da rete idrica con naspi o idranti a muro. L’obbligo coinvolge non solo edifici alti, ma anche autorimesse superiori a 300 mq o impianti termici ad alto rischio.

Un altro adempimento fondamentale da rispettare è il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), rilasciato dai Vigili del Fuoco, che attesta la conformità dell’edificio alle normative antincendio. Il CPI è necessario per edifici che superano i 24 metri di altezza, per autorimesse di oltre 300 mq e per centrali termiche o depositi di GPL, e per la richiesta l’amministratore è responsabile: questa va inoltrata tramite SCIA antincendio e isi deve provvedere al suo aggiornamento ogni cinque anni.

Per quanto riguarda le spese per l’installazione degli estintori, nelle aree comuni sono ripartite tra i condomini in base ai millesimi di proprietà, mentre se l’installazione riguarda spazi a uso esclusivo di alcuni condomini (es. box auto), i costi sono a carico dei diretti beneficiari.

La manutenzione periodica degli estintori è essenziale per garantirne il corretto funzionamento, secondo la norma UNI 9994-1:2024, ed include:

  • Controllo iniziale alla fornitura.
  • Sorveglianza visiva regolare.
  • Controllo semestrale da parte di tecnici abilitati.
  • Revisione programmata (es. ogni 36 mesi per estintori a polvere, 60 mesi per CO2).
  • Collaudo periodico (generalmente ogni 6-12 anni).
  • Al termine di ogni intervento, il cartellino di manutenzione deve essere aggiornato e lasciato visibile sull’estintore.

Quindi, se non volete farvi cogliere impreparati, sapete che cosa dovete fare.

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