Sognavo un bagno davvero rilassante: un architetto mi ha spiegato le tre cose che fanno davvero la differenza

Il bagno è l'ambiente che più di tutti dovrebbe trasmettere calma. Ecco i tre segreti dell'architetto per farlo diventare come lo desideri

Per anni ho avuto la sensazione che al mio bagno mancasse qualcosa. Era in ordine, profumato, perfino rinnovato da poco, eppure non riusciva a trasmettermi quella calma profonda che si prova nei boutique hotel o nelle spa silenziose. Avevo comprato candele, cambiato asciugamani, messo un tappetino nuovo… ma la sensazione restava piatta, come se lo spazio non “respirasse”.

Quando ne ho parlato con un architetto d’interni, mi ha spiegato una cosa che non avevo mai considerato davvero: il relax non arriva dal decoro, ma dalla percezione sensoriale. Ci sono tre aspetti importantissimi, luce, profumo e tatto, che possono trasformare un bagno senza lavori e senza budget impossibili. È stato un ribaltamento totale del mio modo di vedere la stanza, perché tutto dipende da come i sensi vivono quello spazio, non da come appare nelle foto.

La luce: la prima cosa che rilassa la mente (se la scegli bene)

Il primo segreto riguarda la luce. L’architetto mi ha fatto notare che la mia illuminazione troppo fredda non permetteva al bagno di risultare accogliente. Mi ha suggerito di provare una temperatura più bassa, intorno ai 2700–3000K, per creare un’atmosfera morbida e avvolgente. Ho iniziato con una lampadina a luce calda come la Philips WarmGlow 2700K, che costa circa dieci euro e cambia radicalmente il tono della stanza perché abbassa la rigidità generale.

esempi di bagni spa
designmag.it -La luce: la prima cosa che rilassa la mente (se la scegli bene). Foto generate con AI a titolo di esempio

Poi abbiamo aggiunto una luce più diffusa e schermata: un’applique opalina come la IKEA VARMBLIXT intorno ai quaranta euro, perfetta per non proiettare ombre dure. Per lo specchio, invece, l’architetto mi ha consigliato una striscia LED con luce regolabile come la Leroy Merlin Inspire Dimmerabile, che costa poco più di venti euro e permette di modificare la luminosità a seconda del momento: intensa al mattino, soffusa la sera.

La luce ha cambiato da sola l’intero carattere delle pareti. Mi ha suggerito di orientarmi verso colori polverosi e caldi, come il tortora chiaro o il greige, perché riflettono una luce più morbida e naturale. Abbiamo provato una palette ispirata al Beige Talco e al Verde Salvia Desaturato delle collezioni cromatiche Sikkens, e da quel momento il bagno ha iniziato ad assomigliare più a un ambiente di benessere che a una zona di servizio.

Il profumo: la parte invisibile che costruisce davvero l’atmosfera

La seconda rivelazione riguarda il profumo. L’architetto mi ha spiegato che l’olfatto è il senso più immediato nel generare un’emozione, ed è anche quello che definisce l’identità di una stanza. Mi ha suggerito di scegliere una fragranza lieve ma costante, qualcosa che desse una sensazione di ordine, calma e pulizia senza essere invadente.

candele profumate per il bagno
designmag.it -Il profumo: la parte invisibile che costruisce davvero l’atmosfera www.cultimilano.com

Dopo vari test, ho trovato un equilibrio con una resina profumata al timo della linea Culti Milano, che costa poco più di trenta euro e rilascia un profumo erbaceo delicato che resiste al vapore e non sovrasta l’ambiente. Per gli asciugamani ho iniziato a usare uno spray tessile come Linen Mist Rituals, con note di cotone pulito e fiore di loto, che crea un leggero velo di profumo che rimane più a lungo rispetto ai diffusori classici.

Per chi vuole una fragranza ancora più discreta, lui mi ha consigliato un olio essenziale di salvia della selezione Pranarôm, generalmente intorno ai dodici euro. Basta una goccia posizionata lontano dalle fonti di calore per diffondere un profumo sobrio e sempre uguale nel tempo. È stato sorprendente scoprire quanto una nota olfattiva leggera ma coerente renda l’ingresso nel bagno più armonioso e intimo.

Il tatto: ciò che la pelle percepisce prima ancora dello sguardo

Il terzo elemento, quello che trascuriamo più spesso, è il tatto. L’architetto mi ha detto che un bagno non potrà mai risultare rilassante se ciò che tocchiamo è rigido, scivoloso o plastico. Ho iniziato dagli asciugamani, sostituendoli con modelli in cotone pettinato come quelli della linea Zara Home Spugna Premium, che si aggirano intorno ai venti euro l’uno ma cambiano completamente la percezione della pelle. Sono spessi, morbidi, piacevoli da tenere addosso e hanno colori tenui come crema, latte d’avena o tabacco chiaro che si armonizzano con il resto dell’ambiente.

tappeti morbidi per il bagno
designmag.it -Il tatto: ciò che la pelle percepisce prima ancora dello sguardo. Foto hem.com

Per il tappetino, invece, ho scelto un modello in cotone morbido come il H&M Home Cotton Bathmat da circa venticinque euro, che offre quella sensazione accogliente sotto i piedi che prima mancava del tutto. Anche i materiali d’appoggio contribuiscono moltissimo: un cestino in rattan naturale come il JYSK Randers o un piccolo vassoio in bambù da H&M Home aggiungono una nota materica calda e meno artificiale rispetto all’acciaio lucido o alla plastica.

Con questi cambiamenti il bagno è diventato un luogo più morbido, più tattile, più umano. Non c’era più quella freddezza che spesso associamo alle superfici lisce e rigide. Il relax, mi ha ricordato l’architetto, è prima di tutto una sensazione fisica.

Il colore come filtro emotivo: la parte che non si vede ma che si sente in ogni centimetro

L’architetto ha insistito molto anche sull’importanza del colore. Non è un elemento decorativo: è un filtro emotivo. Mi ha spiegato che i colori troppo nitidi, troppo freddi o troppo saturi agiscono come uno stimolo visivo costante, impedendo al cervello di entrare davvero in una dimensione rilassata. Il bagno, invece, ha bisogno di una palette che avvolga e non che richiami l’attenzione.

Mi ha proposto un set di colori morbidi e desaturati, come il Verde Salvia, il Tortora Polveroso, il Rosa Malva Neutro o il Grigio Perla Caldo, tutti appartenenti a linee cromatiche molto usate negli ambienti spa. Ho notato che questi colori hanno una componente grigia o beige che li rende delicati e profondi allo stesso tempo. Il risultato è una continuità visiva che trasmette subito calma. Anche solo dipingere una parete in un colore come il Malva Caldo Sikkens o il Greige Soft Luxens crea un effetto avvolgente che non avevo mai sperimentato prima nel bagno.

L’architetto mi ha suggerito anche di non usare più di due tonalità principali, così da mantenere una coerenza visiva. E aveva ragione: da quando ho semplificato la palette, il bagno sembra non solo più elegante, ma più silenzioso, più leggero, più equilibrato.

Gestione cookie