Sì alle piante in camera, non solo per arredare, ma solo se scegli queste (belle, utili e rilassanti)

Tra purificazione dell’aria, relax e dettagli d’arredo, l’interesse per il verde cresce. Ma come orientarsi tra varietà, posizioni e stili senza rischiare errori comuni?

Negli ultimi anni, le piante in camera da letto hanno aperto un dibattito. C’è chi le ama, chi le evita, chi le mette solo per riempire un angolo vuoto. Ma dietro a questa scelta apparentemente estetica si nasconde un piccolo nodo che ogni tanto torna a fare capolino: le piante fanno bene o no mentre dormiamo? A qualcuno viene ancora il dubbio che possano togliere ossigeno, disturbare il sonno o attirare insetti.

Le discussioni online non mancano, così come i consigli degli esperti. Alcuni sostengono che basti il buonsenso, altri entrano nei dettagli botanici. Intanto, le piante continuano a comparire sulle testiere dei letti, tra i cuscini decorativi, nei progetti d’interni delle riviste. C’è chi le sceglie solo per l’effetto visivo e chi invece le considera un vero e proprio alleato del benessere. In ogni caso, c’è un fatto evidente… non tutte le piante sono adatte, e non tutte si adattano a ogni tipo di spazio o ritmo di vita.

Quali piante tollerano bene la camera da letto: come integrare il verde senza appesantire

Sansevieria, pothos, zamioculcas: sono nomi che ricorrono sempre più spesso nei progetti d’arredo delle camere da letto. Non solo perché riempiono con grazia angoli spesso trascurati, ma anche perché sembrano rispondere bene a una doppia esigenza cioè fare da complemento visivo e, allo stesso tempo, non disturbare il riposo.

Per anni si è pensato che avere piante vicino al letto fosse poco salutare, ma questa convinzione sta lentamente lasciando spazio a un approccio più realistico e informato. Alcune specie, infatti, riescono a convivere perfettamente con le nostre abitudini notturne, senza diventare invasive o esigenti. Al contrario, si adattano. E in alcuni casi, migliorano anche la qualità dell’aria.

Piante e letto
Quali piante tollerano bene la camera da letto: come integrare il verde senza appesantire – foto generata con chatGPT – designmag.it

Non tutte le piante, però, sono uguali. Alcune si comportano bene anche con poca luce, altre vogliono più attenzioni o uno spazio ben preciso. C’è chi prova a collocarle sulla testiera, chi usa sgabelli, mensole, supporti sospesi. E chi invece sceglie vasi in rattan, ceramica grezza o colori neutri per armonizzarle al resto dell’arredo. Le scelte, anche qui, raccontano molto di chi abita quegli spazi. Eppure, c’è una cosa che resta costante: il bisogno di soluzioni semplici, di piante belle, ma anche sicure e che magari richiedano poche cure, perché il tempo non basta mai, nemmeno per le innaffiature.

C’è poi un altro aspetto che spesso si sottovaluta: non tutte le piante che troviamo nei garden center sono davvero adatte agli ambienti interni, e ancor meno alla camera da letto. Alcune possono essere tossiche, altre troppo grandi, altre ancora difficili da mantenere in buona salute senza luce diretta. Il ficus, ad esempio, è spesso consigliato per il soggiorno ma perde facilmente foglie e ha bisogno di tanta luce. Le piante grasse di grandi dimensioni, invece, rischiano di accumulare polvere o diventare ingombranti. E le azalee? Bellissime, ma richiedono attenzioni continue e un’umidità che spesso in camera manca.

Piante e letto
Materiali e vasi che funzionano davvero in camera – foto generata con chatGPT – designmag.it

Nel frattempo, chi sceglie il verde come compagno di sonno comincia a orientarsi su varietà più furbe. La lavanda, ad esempio, con il suo profumo lieve e naturale, può creare un’atmosfera rilassante e portare un tocco di Provenza in città. Il pothos resta una delle soluzioni più amate, per via della sua resistenza e della bellezza delle sue foglie che scendono morbide dalle mensole.

A questo punto, la domanda cambia e non più mettere o no le piante in camera, ma piuttosto quali, come e dove. La disposizione conta e anche il contenitore. I vasi sospesi permettono di liberare spazio a terra e diventano quasi oggetti di design. Una mensola sopra il letto con un paio di piante cadenti può fare la differenza senza troppo sforzo. I mini giardini verticali, se ben progettati, diventano elementi d’arredo veri e propri. L’importante è non sovraccaricare.

La manutenzione delle piante da camera, alla fine, è semplice se si scelgono le specie giuste. Serve solo un panno umido ogni tanto, un occhio al drenaggio del terriccio, un po’ di attenzione alla luce. Non è un compito, ma una piccola routine e può diventare anche un piacere.

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