Se l’ascensore del condominio puzza puoi chiedere un risarcimento: ti bastano questi documenti

L’ascensore del tuo condominio puzza? Puoi richiedere un risarcimento procurandoti questi documenti: ecco come.

In molti condomini, specie quelli più grandi, c’è l’ascensore che permette a tutti coloro che abitano in quel palazzo di potersi spostare da un piano ad un altro. Capita spesso, però, che entrando nell’ascensore si avverta un cattivo odore. 

A prescindere dalla puzza e da cosa lo causi, un condomino può richiedere il risarcimento, ed ecco cosa fare e quali documenti procurarsi. 

Come richiedere un risarcimento se l’ascensore puzza

Fra gli spazi comuni più utilizzati in un condominio c’è l’ascensore che dovrebbe essere sempre pulito e libero dai cattivi odori. Ma a volte è proprio entrando qui che si avvertono puzza e cattivi odori. 

Donna e uomo in ascensore
Come richiedere un risarcimento se l’ascensore puzza – designmag.it

Fra le puzze più frequenti che si possono avvertire in questo spazio comune ci sono: 

  • fumo di sigaretta: molte persone fumano in ascensore e quindi l’odore stagna all’interno della cabina. Fra l’altro è vietato fumare qui secondo l’articolo 51 della legge n. 3 del 16 gennaio 2003, noto come “legge antifumo”, che vieta di fumare nei locali chiusi aperti al pubblico, ma si applica anche agli ambienti chiusi che usano tutti come scale e androni
  • spazzatura: c’è chi usa l’ascensore per portare la spazzatura fuori dal portone dove passano a ritirarla. Questo non è vietato ma bisogna controllare cosa è indicato nel regolamento condominiale in merito all’uso degli spazi comuni, compresi gli ascensori, e sulle modalità di trasporto di materiali, inclusi rifiuti. In linea di massima bisogna trasportare i rifiuti rispettando i condomini e scegliendo orari meno affollati per non disturbare chi usa l’ascensore per altri motivi
  • odori di cibo e lavoro: chi rientra con indumenti impregnati di odori forti provenienti dalla cucina o derivanti dall’attività che si svolge, può rilasciarli nella cabina
  • animali domestici, specie se poco curati, possono emanare odori sgradevoli
  • scarsa igiene o situazioni particolari (malattia, trasporto di materiali, incidenti in ascensore) possono contribuire alla puzza
  • mancata manutenzione dell’impianto di ventilazione all’interno della cabina.

In alcuni casi si può denunciare se nell’ascensore c’è puzza stando a quanto stabilito nell’art. 844 del Codice Civile, secondo cui si dice che: “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo, odori, rumori […] provenienti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità”. Questo principio si applica anche agli spazi comuni.

Se l’immissione di odori (come la puzza in ascensore) è ripetuta, intenzionale o eccessiva, i condomini possono agire legalmente contro chi la provoca, a patto che venga dimostrato il danno subito. Occorre raccogliere prove (testimonianze, segnalazioni scritte, registrazioni video o l’intervento dell’amministratore) per dimostrare che la puzza è continuativa e superiore alla soglia di tollerabilità.

L’amministratore, se riceve segnalazioni dai condomini, deve verificare quanto lamentato e richiedere a chi disturba con questi odori di modificare il proprio comportamento, anche predisponendo cartelli di divieto, sistemi di sorveglianza, aumento delle pulizie o richiamo scritto al responsabile. Se è noto che la puzza in ascensore è causata da una sola persona prima si può provare con un dialogo amichevole.

Se non si risolvesse la situazione, inviare una diffida scritta tramite amministratore, in cui si chiede formalmente di cessare il comportamento scorretto. In caso di ulteriore violazione, l’assemblea può valutare un’azione legale. Le prove sono indispensabili (testimonianze, segnalazioni scritte, eventualmente registrazioni video).

Gestione cookie