L’IMU è l’imposta su fabbricati e immobili che viene pagata ogni anno in due soluzioni, l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. Sono previste delle esenzioni ma chi non vi rientra deve corrispondere quanto dovuto nei tempo per non dover versare anche interessi e sanzioni.
Il Decreto Fiscale contiene diverse novità una delle quali riguardante l’IMU. L’Imposta Municipale Unica costa diverse centinaia di euro agli italiani e può capitare che le famiglie per scelta, dimenticanza o necessità non corrispondano la tassa entro le date di scadenza. Questo porta al pagamento di sanzioni e interessi e all’arrivo di una cartella esattoriale che invita caldamente il cittadino a mettersi in regola.
La novità del DL 84/2025 riguarda l’aliquota applicata dai Comuni. Questi sono tenuti ogni anno a presentare il prospetto delle aliquote IMU entro una determinata scadenza. Il testo originario del Decreto proroga il termine ultimo al 15 settembre 2025 per i Comuni che ancora non avevano comunicato le nuove aliquote. In più la Commissione ha aggiunto la proposta di una sanatoria per errori, difformità e ritardi. Cosa comporterà tutto questo per i cittadini?
Sanatoria e IMU, come funziona per i cittadini
I Comuni dal 2025 possono stabilire aliquote differenziate per determinare l’IMU e possono presentare il prospetto fino al 15 settembre. In questo modo i cittadini vedranno quasi certamente applicare aliquote più alte rispetto quelle base con conseguente importo IMU più elevato.

Significa che il saldo IMU da versare entro il 16 dicembre potrebbe regalare brutte sorprese con una somma diversa da quella stimata inizialmente da pagare. Una somma più alta. Ai cittadini si richiede, dunque, una nuova verifica dell’importo prima del 16 dicembre per controllare le nuove aliquote applicate dai Comuni. La sanatoria, dunque, non favorisce i contribuenti che pagano l’IMU.
Nei Comuni con delibere non conformi si sarebbero dovute applicare le aliquote base più basse ma con la proroga ecco che ritorna la possibilità per le amministrazioni comunali di scegliere aliquote più alte con conseguente aumento dell’imposta per i proprietari di fabbricati e terreni.
Per verificare quali saranno le aliquote definitive basterà entrare dopo il 15 settembre sul portale del Comune in cui è presente l’immobile oppure sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Qui saranno indicati gli aggiornamenti utili per procedere con un nuovo calcolo dell’Imposta Municipale Unica se necessario prima del 16 dicembre.