Ristrutturazione del tetto: arrivano i bonus ma devi chiedere anche il permesso al comune

Se devi affrontare la ristrutturazione del tetto hai la possibilità di accedere ad appositi bonus. Ma devi chiedere anche il permesso al Comune.

La ristrutturazione del tetto può essere un intervento edilizio necessario per migliorare l’efficienza energetica di un immobile. Si tratta di uno degli interventi edilizi più dedicati che, per fortuna, dà accesso ad uno specifico bonus. Ecco tutto quello che devi sapere sull’agevolazione a cui stiamo facendo riferimento.

Rifare il tetto di un edificio serve a garantire una maggiore durabilità e sicurezza all’intera struttura. Dopotutto, un tetto danneggiato o caratterizzato da infiltrazioni può essere un bel problema.

Rifare il tetto significa anche migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo della casa. Per dare il via ad un intervento edilizio di questa tipologia è necessario conoscere bene la normativa attuale. C’è un bonus proprio per questo tipo di interventi, ma è necessario chiedere il permesso al Comune in cui è ubicato l’immobile.

Ristrutturazione del tetto: qual è il bonus a cui si può accedere

Per affrontare l’intervento di ristrutturazione del tetto è possibile accedere a diversi bonus concessi sotto forma di detrazione fiscale.

Bonus per ristrutturazione tetto
Le detrazioni fiscali attive (DesignMag.it)

Stiamo parlando dell’Ecobonus che prevede una detrazione fiscale del 65% per tutti gli interventi edilizi finalizzati al recupero e al miglioramento dell’efficienza energetica di un immobile. In questo caso, dunque anche il rifacimento di un tetto può tranquillamente rientrare all’interno degli interventi agevolabili.

Per poter accedere all’Ecobonus, per la ristrutturazione del tetto, è necessario che la copertura dell’immobile confina con ambienti ad uso abitativo. In alternativa, è possibile anche accedere al bonus ristrutturazione in questo caso la detrazione fiscale è del 50%, ed è fruibile anche per gli interventi finalizzati ad effettuare modifiche al tetto.

Altrimenti c’è il Sismabonus che può essere utilizzato per gli edifici a rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3 dell’Italia. In questo caso, l’intervento ha lo scopo di consolidare l’edificio sotto l’aspetto sismico. Il bonus dà accesso ad una detrazione fiscale che va dal 50% al 85% delle spese sostenute entro un limite di spesa di 96.000 euro. La detrazione è riconosciuta in cinque quote annuali di pari importo.

Infine, per ristrutturare il tetto si può accedere anche al Superbonus che, però, dal 2024 prevede una detrazione fiscale ridotta al 70%. L’agevolazione fiscale in questione è indirizzata solo in favore dei condomini ed è accessibile per gli interventi che portano ad un salto energetico di due cassi. Per poter dare via ad interventi di ristrutturazione del tetto è necessario ottenere una serie di permessi, con tanto di autorizzazione da parte del Comune di competenza.

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