Strategia efficace per ridurre la rendita catastale, in questo modo si pagano meno tasse, ecco come fare.
Di questi tempi riuscire a consolidare una buona parte di risparmio è un vero successo in ogni famiglia, e ciò lo si ottiene anche riducendo la rendita catastale, perché le tasse diminuiscono a loro volta, e si sa che sono queste ad essere grandi nemiche. Ma è una condizione legale? Se sì, come si compie senza commettere errori?
Pagare meno tasse è possibile, riducendo la rendita catastale, e i proprietari degli immobili possono farlo. Ottenere imposte “più leggere”, come IMU, IRPEF e TARI, sembra quasi un sogno.
Ma cos’è la rendita catastale? Si parla del valore che l’ADE, l’Agenzia delle Entrate, attribuisce a un immobile per calcolare le tasse, e stanziando su un valore più elevato, ovviamente conseguono tasse maggiori. Prima di agire in tal senso però, bisogna porre in essere un’analisi del valore corrente della propria rendita.
Questa la si può compiere correttamente mediante una visura catastale. Dopo segue la realizzazione di azioni che richiedono il supporto di un professionista tecnico. C’è un dettaglio da non sottovalutare però: lo stato dell’immobile.
Come ridurre la rendita catastale senza fare errori di censimento
Se questi è in uno “stato di degrado” si può presentare un’istanza al fine di ridurne il valore. Per fare questa scelta serve una documentazione che ne attesti le condizioni. Ma se questo “degrado è parziale”, allora si può richiedere il frazionamento dell’immobile in due unità distinte, di cui una avrà una rendita inferiore. Ecco come fare, di seguito le indicazioni.

L’obiettivo è riuscire a ridurre le tasse, ma senza compiere errori di censimento. Questa condizione si ottimizza anche grazie al cambio di destinazione d’uso dell’immobile. Ad esempio, da locale commerciale diviene un’abitazione. Ma si può porre in diverse modalità. Tra le diverse destinazioni c’è quella residenziale, commerciale, rurale e così via, ma quel che è bene sapere è che in relazione a ciò si consolidano diverse rendite catastali.
C’è un elemento non da poco però. Il cambio deve essere concreto ed effettivo, non può essere usato per fini speculativi. Ecco perché bisogna anche prestare attenzione agli errori di censimento. Se la visura catastale ha dei dati incongruenti, del tipo un numero di vani maggiore a quello reale, si può presentare un’istanza di rettifica in autotutela all’ufficio provinciale dell’agenzia del Territorio.
In poche parole, si può ridurre l’ammontare delle tasse riducendo a sua volta la rendita catastale, ma questo richiede un’analisi tecnica ben precisa, e la presentazione di una documentazione che ne attesti il cambiamento reale alle condizioni dell’immobile.