Residenza: cambia tutto e non sempre puoi scegliere dove averla

La residenza in Italia si può cambiare ma per farlo bisogna seguire delle regole ben precise altrimenti si potrebbe rimanere invischiati in problemi burocratici 

Quando è necessario cambiare residenza in Italia? Ma soprattutto, quando è possibile farlo? Tra lavoro, studi e affitti, la residenza è una di quelle variabili che viene nominata spesso nel quotidiano, ma quando è necessario cambiarla diventa importante anche capire quali sono i requisiti per poter farne domanda. Il cambio di residenza in realtà potrebbe essere utile per avere agevolazioni dal Comune come per esempio sull’abbonamento per il parcheggio, oppure per uscire dall’isee del nucleo familiare per riuscire a ottenere qualche sussidio.

Ci si può chiedere quindi se è consentito scegliere dove avere la residenza, ma la risposta è negativa. La scelta della residenza non è una scelta, bisogna avere i requisiti giusti per spostarla. La residenza di nascita si riferisce non al luogo dove si nasce ma dove si vive, ciò significa che se l’ospedale dove si nasce si trova in un altro Comune rispetto a quello di residenza della famiglia, in ogni caso la residenza del nascituro sarà comunque quella della famiglia. Una volta che si cresce o si cambia città si può far richiesta di cambio residenza, ma bisogna avere i documenti che attestino che si viva proprio lì.

Cambio di residenza, tutto quello che c’è da sapere sulla richiesta da inoltrare al Comune e sui requisiti necessari

La legge italiana definisce infatti la residenza come luogo in cui il cittadino dimora abitualmente, ma non è possibile scegliere la residenza secondo i propri comodi per soddisfare le nostre esigenze ed interessi. Ecco che la residenza di ciascuno di noi deve essere nel posto in cui viviamo.

Documenti residenza, come inviare la richiesta di cambio
Come inviare la richiesta di cambio residenza – designmag.it

Il Comune ha tempo quarantacinque giorni per effettuare le verifiche e questo termine decorre dal momento in cui è stata presentata la dichiarazione di trasferimento di residenza (da un comune ad un altro). Si dovrà allegare il contratto di locazione per attestare che si vive realmente in quella casa, inoltre l’appartamento deve avere energia, acqua e gas allacciati, altrimenti il Comune potrebbe non accettare la richiesta.

Se gli accertamenti compiuti dovessero dare esito negativo (perché per esempio l’immobile risulta scollegato alle utenze di acqua e/o gas e/o dell’energia elettrica, oppure sorgono problemi con il contratto di locazione), all’interessato non verrà cambiata la residenza come era stato richiesto dal medesimo. Non bisogna mai dare per scontata l’accettazione della residenza, questo perché la legge non permette il cambio per volere o esigenza, ma solo per un effettivo cambio di dimora.

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