Pronuncia questa frase in assemblea condominiale e ti becchi una denuncia: nessuno lo sa ma che rischio!

L'assemblea condominiale non è un luogo in cui dare il peggio di sé, basta che si pronunci una frase per finire con le manette ai polsi.

Durante le assemblee condominiali può accadere di tutto, la situazione può degenerare e ci sono stati casi in cui è scoppiata una vera e propria rissa. Senza arrivare a tanto, possono esserci conseguenze gravi come la reclusione o una multa solo per aver pronunciato alcune frasi.

Quando un gruppo di persone è costretto a vivere insieme nello stesso palazzo per una scelta forzata può capitare che ci siano degli scontri verbali. Se a malapena si sopporta il vicino quando si incontra per le strade pensate a cosa potrebbe accadere nel momento in cui in assemblea condominiale si dibatte su una questione seria. Di storie su eventi al limite del paradossale se ne potrebbero raccontare tante.

Ricordiamo che è stato portato in scena uno spettacolo teatrale dal titolo Homo Condomini Lupus che rende perfettamente l’idea di come possano trasformarsi le persone durante un’assemblea condominiale. Eppure chi esagera – anche solo a parole – può beccarsi una denuncia per diffamazione, ingiuria o calunnia.

Dall’assemblea alla denuncia per diffamazione, ingiuria o calunnia

Sono ben tre i reati che potrebbero scattare a causa di un dibattito nell’assemblea condominiale. Qualora venisse offeso un condomino non presente all’incontro scatterebbe una denuncia per diffamazione, Questa porterebbe alla reclusione fino a un anno oppure ad una multa fino a 1.032 euro. Se la persona diffamata è assente – potrebbe essere l’amministratore, un vicino, un operaio – può denunciare chi ha usato parole diffamanti nei sui confronti.

Manette
Dall’assemblea alla denuncia per diffamazione, ingiuria o calunnia (Designmag.it)

Il reato diventa ancora più grave se si attribuiscono fatti alla persona offesa, indipendentemente dalla loro veridicità. Ogni affermazione se pronunciata per screditare l’altro costituisce diffamazione seppur veritiera e porta ad una denuncia rilevante dal punto di vista della responsabilità penale. Passiamo ora al caso in cui l’offeso sia presente alla riunione di condominio. Non si tratterebbe più di diffamazione ma di ingiuria, illecito civile punito con una sanzione da 100 a 8.000 euro. 

Se si dovesse accurare un presente di aver commesso un reato pur nella consapevolezza che la persona offesa è innocente allora scatterebbe il reato di calunnia, perseguibile penalmente. La conseguenza sarebbe la reclusione da due a sei anni. In più la vittima può chiedere un risarcimento per il danno subito dalla propria reputazione.

Da sottolineare come la diffamazione, l’ingiuria o la calunnia scattano anche scrivendo parole offensive sulla chat condominiale. Quindi la prossima volta che sei in assemblea presta molta attenzione a quello che fai ma soprattutto che dici!

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