Posti auto in condominio: possono davvero essere a uso esclusivo? Attenzione a questi dettagli

Che cosa devi assolutamente sapere se ci sono dei posti auto nel tuo condominio.

Il problema parcheggi è molto sentito in tante città e in particolare in determinate zone, dove trovare un posto per l’auto diventa una ricerca che fa perdere anche ore.

Questo problema legato alla ricerca del parcheggio, rende il possesso di un posto auto un elemento che vale oro per moltissimi cittadini. Ma come funziona quando ci sono dei posti auto dentro un condominio?

Uso esclusivo del posto auto in condominio, cosa dice la legge

E’ uno dei temi su cui le controversie condominiali sono più frequenti: parliamo del posto auto, la cui assegnazione fa spesso nascere controversie e discussioni tra condomini.

I posti auto in un condominio sono nella maggio parte dei casi situati nel cortile comune, ma non sempre sono disponibili nel numero sufficiente rispetto ai condomini che vivono nell’edificio.

Macchine parcheggiate e posti liberi
Uso esclusivo del posto auto in condominio, cosa dice la legge-Designmag.it

Il cortile condominiale e i relativi posti auto sono, secondo l’art. 1117 c.c., dei beni comuni a tutti i condomini, e quindi ognuno ha il diritto di usarli, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri di fare lo stesso. Nonostante spetti all’assemblea decidere come gestire questi spazi, la Corte di Cassazione ha recentemente chiarito il diritto di uguaglianza nell’uso.

Con la sentenza n. 9069/2022, la Suprema Corte ha chiarito che non è possibile assegnare posti auto fissi e permanenti a specifici condomini. Una simile assegnazione, infatti, limiterebbe in modo ingiusto il diritto degli altri di usufruire di un bene comune.

In altre parole, né un regolamento né una delibera assembleare possono legittimamente assegnare posti a vita a determinate unità immobiliari, come ad esempio solo ai proprietari di appartamenti, escludendo i titolari di locali commerciali. Questo tipo di esclusività, oltre a violare il principio di parità, potrebbe portare all’acquisizione della proprietà esclusiva dell’area per usucapione.

Per evitare controversie quindi, l’unica via è trovare soluzioni che garantiscano a tutti la possibilità di utilizzare il parcheggio. I metodi più equi sono la turnazione o l’assegnazione temporanea degli spazi. Ricorda che la presunzione di bene comune può essere superata solo dimostrando la proprietà esclusiva del bene tramite un titolo di proprietà specifico.

Inoltre la Cassazione penale, con la sentenza n. 31700/2023, ha stabilito che parcheggiare senza permesso nel cortile condominiale costituisce reato di violazione di domicilio, in quanto gli spazi comuni sono considerati a tutti gli effetti una “privata dimora” tutelata dalla legge.

Gestione cookie