Pignoramenti 2024: non farti fregare, questi beni non possono essere toccati, Nuovo Elenco Aggiornato

Abitazione e altri beni: una guida dettagliata sui beni che il Fisco italiano non può toccare nel processo di pignoramento.

Il pignoramento consiste nell’atto formale di espropriazione forzata di un bene con consecutiva vendita in modo da pagare i debiti del cittadino interessato. La persona a cui vengono portati via i beni non potrà farne uso fino al termine della procedura, ovvero fino al saldo dell’importo dovuto.

Il pignoramento è un atto giuridico compiuto da un creditore, attraverso il quale, con l’ausilio dell’autorità giudiziaria, si procede all’individuazione e all’immobilizzazione di beni appartenenti al debitore. A tal proposito vogliamo fornirti l’Elenco aggiornato in merito ai beni che non possono essere pignorati. 

Pignoramenti 2024: tutto quello che devi sapere

Nel momento in cui vengono a mancare i pagamenti su imposte e tasse, è proprio l’ente che si mobilità per riscattare i debiti commessi. Qualora tutte le azioni extra giudiziarie non portino una reazione da parte del debitore, il Fisco è costretto a un’azione di pignoramento dei beni.

Pignoramento: ecco quali dei tuoi beni non è soggetto
Pignoramento: questi beni non sono interessati – designmag.it

A differenza dei creditori privati come le banche, condomini o soggetti privati, il Fisco ha un limite sui beni del debitore su cui può rivalersi. Vi sono, infatti, alcune tipologie di beni che non possono essere oggetto di pignoramento. In linea generale i beni non pignorabili sono quelli indispensabili per dormire, mangiare e lavorare.

Questo è quanto dice la vigente legge per tutelare la dignità del debitore. Vediamo insieme quali sono gli effettivi beni che sono protetti per legge e non possono essere oggetto di pignoramento fiscale. Dunque non possono essere pignorati:

  • auto o strumenti per il lavoro
  • stipendio
  • prima casa
  • beni di uso domestico

Inoltre la procedura per arrivare al pignoramento dei beni del debitore segue una prassi piuttosto semplice e strutturata: la notifica di cartelle esattoriali o avvisi bonari, le quali contengono l’invito al pagamento in un termine prestabilito, in caso di mancato pagamento si passa a successivi solleciti fino ad arrivare al pignoramento.

In base ai debiti che si sono contratti e che sono stati affidati ad agenzie di riscossione i beni pignorabili per legge possono essere così schematizzati:

  • Stipendio (fino a un massimo di un quinto);
  • Pensione (fino a un quinto al massimo);
  • Mobili ed elettrodomestici di lusso e non essenziali;
  • Case di proprietà (con limitazioni);
  • Libretti di risparmio;
  • Beni di lusso;
  • Automobile se non utilizzata per svolgere il proprio lavoro;
  • Conti correnti;
  • Conti correnti cointestati nel limite del 50%.

Questi sono i principali beni aggredibili da parte dei creditori, sempre con limiti imposti a seconda dei vari casi.

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