Piano Prima Casa, cosa cambia con i mutui: così sarà più facile richiederli

Il Piano Prima Casa è stato rilanciato, ci saranno novità interessanti per i mutui e anche per gli affitti. 

Il Piano Prima Casa è un progetto ambizioso su cui ha deciso di puntare Giorgia Meloni per aiutare le giovani coppie a mettere su famiglia. Avere un tetto sopra la testa è fondamentale quando si vuole costruire un futuro insieme e con mutui garantiti e affitti calmierati dovrebbe essere tutto più semplice.

La tendenza da ormai troppi anni è non fare figli. Il calo di nascite è diventata una costante in Italia, un lento declino sta disegnando un futuro pericoloso. Tanti anziani, pochi giovani significa una società sempre più vecchia. La nostra nazione è realmente un paese inadatto ai piccoli? Finché si considereranno i figli un costo economico da affrontare non dobbiamo sperare in un miglioramento.

Certo è che i bambini dovrebbero essere considerati beni collettivi ma è indiscutibile che per crescerli e sfamarli occorrono soldi che spesso le coppie non hanno. Se la banca nemmeno concede un mutuo ai possibili genitori come possono questi pensare di mettere su famiglia senza un tetto sulla testa? Andare in affitto non è certo una spesa minore. Da qui la spinta al Piano Prima Casa.

Cosa prevede il Piano Casa del Governo Meloni

Obiettivo del Piano Casa è dare un’abitazione alle coppie e alle famiglie economicamente svantaggiate. I prezzi calmierati sono la base da cui partire per garantire un futuro agli italiani. Per realizzare un piano piuttosto complicato si pensa di procedere con singoli interventi iniziando dalla riorganizzazione del social housing e delle Aziende Casa. 

Case di legno
Cosa prevede il Piano Casa del Governo Meloni – designmag.it

Una volta monitorato il reale disagio abitativo individuando i fabbisogni individuali si potrà prevedere un intervento mirato a livello locale e regionale. Risorse nazionali e Fondi europei, poi, saranno sfruttati per la realizzazione dei progetti. Al fine di rendere la casa un bene più accessibile si pensa a mutui garantiti dallo Stato per le giovani coppie ma si va ben oltre.

L’idea è di recuperare il patrimonio immobiliare esistente ristrutturando ex caserme, scuole e immobili pubblici (i primi cantieri sono previsti nel 2026), rilanciando gli affitti a canone calmierato, riattivando le abitazioni fatiscenti e inutilizzate (ristrutturazione delle case popolari), utilizzando il decreto Salva Casa per velocizzare iter burocratici per la rigenerazione urbana. Nei piani anche un Tavolo Casa per un confronto tra Ministro delle Infrastrutture, investitori. Comuni. Regioni e investitori ma si dovrà attendere un decreto attuativo in merito. Le prime novità dovrebbero arrivare già nel 2026.

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