Pesante stretta sugli affitti: l’omissione del codice obbligatorio fa scattare multe da 8000 euro

Affitto: scattano multe fino a 8000 euro per chi omette il codice identificativo obbligatorio sui contratti di locazione.

Il codice identificativo obbligatorio è stato introdotto dal Decreto Legge n. 73/2022, convertito con modificazioni dalla Legge n. 104/2022.  Dunque, da luglio 2023, tutti i contratti di locazione devono riportare un codice identificativo obbligatorio che, in caso di omissione, può comportare multe fino a 8000 euro. 

Tale introduzione rappresenta certamente un importante passo avanti nel contrasto al sommerso e al lavoro irregolare nel settore della locazione. Il codice, infatti, consente di tracciare i contratti di locazione e di verificare la regolarità dei soggetti coinvolti. Ma vediamo più nello specifico di cosa si tratta, come ottenerlo e cosa comporta un eventuale omissione dello stesso.

Locazioni: attenzione al codice identificativo obbligatorio, le multe sono salate

Partiamo dal presupposto che l’obiettivo dell’introduzione di questo strumento è quello di contrastare il sommerso e il lavoro irregolare nel settore della locazione, consentendo il tracciamento di contratti di locazione e, quindi, verificare la regolarità dei soggetti coinvolti. Per tale ragione, il codice identificativo obbligatorio, che si compone di 16 caratteri alfanumerici, deve essere riportato in tutti i contratti di locazione, sia in quelli stipulati in forma scritta che in quelli stipulati verbalmente come ad esempio la ricevuta di pagamento del canone di locazione o la comunicazione di recesso.

Come ottenere il codice identificativo obbligatorio
Codice identificativo obbligatorio: come ottenerlo e quando scatta la sanzione (Designmag.it)

Per ottenerlo, è necessario presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate. La richiesta può essere presentata online, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, o in formato cartaceo, presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta deve essere corredata di alcuni documenti, tra cui: copia di un documento d’identità valido del richiedente; copia del contratto di locazione e, in caso di locazione di immobili commerciali, copia dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività commerciale. Specifichiamo che il rilascio avviene entro 5 giorni lavorativi dalla presentazione della richiesta.

Una sua eventuale omissione comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 8000 euro per ciascuna violazione, inflitta dal Comune di competenza. Quindi, per evitare le multe previste in tal caso, vi consigliamo di seguire alcuni semplici consigli che tengano conto del rispetto della normativa vigente, prestando attenzione a quanto segue:

  • Assicurarsi di richiedere il codice identificativo obbligatorio all’Agenzia delle Entrate prima di stipulare il contratto di locazione.
  • Inserire il codice identificativo obbligatorio in ogni documento relativo al contratto di locazione, come ad esempio la ricevuta di pagamento del canone di locazione o la comunicazione di recesso.
  • Conservare una copia del contratto di locazione con il codice identificativo obbligatorio indicato.
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