Pavimenti in casa, i vantaggi di quelli “flottanti”: materiali e tipologie, cosa sapere

I pavimenti flottanti sono una soluzione perfetta per rinnovare i pavimenti di un’abitazione senza lavori troppo invasivi. Cosa c’è da sapere?

Quando si tratta di ristrutturare una casa, la sostituzione dei pavimenti può essere un lavoro impegnativo, sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista economico.

Eseguire la sostituzione di un pavimento alla maniera tradizionale implica infatti la distruzione del pavimento originale, la ricostruzione del massetto e la posa della nuova pavimentazione. Come si può facilmente intuire, è un processo che necessita di molto tempo e di molto lavoro, quindi farà necessariamente alzare il costo finale dei lavori.

Fortunatamente esiste una particolare tecnica di posa che permette di semplificare moltissimo le operazioni poiché consente di posare il nuovo pavimento direttamente su quello vecchio senza la necessità di operare alcuna rimozione.

I pavimenti realizzati in questo modo si dicono flottanti o galleggianti poiché “galleggiano” al di sopra del pavimento preesistente. Si tratta di una soluzione ideale per le abitazioni private, soprattutto se il pavimento di partenza è in buone condizioni e non presenta crepe o dislivelli.

Poggiare un pavimento flottante su una superficie non perfettamente piana è infatti impossibile: si tratta di uno dei pochissimi limiti di questo genere di pavimentazione.

Pavimento flottante: tutto quello che bisogna sapere

La posa di un pavimento flottante è molto simile alla composizione di un puzzle poiché il pavimento sarà composto dall’incastro di una serie di moduli progettati per essere fissati l’uno all’altro senza necessità di altri sistemi di fissaggio.

vantaggi pavimento flottante
Il pavimento flottante può avere diversi spessori – designmag.it

Per quanto riguarda i materiali, per i pavimenti flottanti si utilizzano principalmente parquet, laminato e pvc. Lo spessore del pavimento, cioè dei singoli pannelli, andrà scelto in proporzione all’usura che il pavimento dovrà sostenere. Si tratterà quindi di scegliere moduli più spessi per zone in cui il camminamento sarà frequente, e moduli più sottili (e più economici) per rinnovare i pavimenti di camere in cui non passiamo molto tempo.

Come già accennato, se la base su cui il pavimento sarà poggiata non è piana, andrà realizzato un letto di cemento che pareggi perfettamente la superficie. Lo spessore di questo strato, più uno strato di materiale isolante che si inserisce sempre sotto un pavimento flottante, sommati allo spessore dei moduli, farà sì che il livello del pavimento si alzi di diversi centimetri rispetto al pavimento originale. Questo renderà necessario operare modifiche alle porte per alzarle in maniera che si possano ancora aprire e chiudere senza problemi anche dopo aver effettuato i lavori.

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