Parquet o marmo? Tutto quello che devi sapere prima di scegliere il pavimento (compresi stile e costi)

Parquet e marmo sono due soluzioni progettuali con estetiche e caratteristiche tecniche molto diverse: scegliere l’una o l’altra modifica tutto.

Scegliere il pavimento significa definire la base fisica e visiva di un ambiente. È uno degli elementi che occupano più superficie in casa, condiziona la percezione dello spazio e limita o amplia le opzioni di arredo. Parquet e marmo sono le soluzioni più comuni ma anche le due soluzioni con caratteristiche opposte, sia per resa estetica che per comportamento tecnico. Cambiano materiali, finiture, posa, costi, resa nel tempo.

Molte valutazioni iniziano da una preferenza visiva, ma si scontrano presto con aspetti pratici: resistenza all’umidità, compatibilità con il riscaldamento a pavimento, manutenzione, durata, risposta alla luce naturale. Dobbiamo tenere bene a mente che la scelta va inquadrata nel progetto complessivo. Ad esempio, la destinazione d’uso, lo stile architettonico e le esigenze funzionali. Non esiste un’opzione migliore in assoluto, ma solo quella più coerente con l’identità dello spazio.

Il pavimento come scelta progettuale: prestazioni, resa estetica e usabilità

Come abbiamo accennato, il pavimento condiziona le proporzioni dello spazio. Il marmo, con la sua superficie riflettente e compatta, aumenta la luminosità percepita e amplifica la profondità. È adatto ad ambienti ampi o a spazi in cui si vuole aumentare il senso di apertura. Il parquet, al contrario, tende a contenere e definire meglio i volumi. Ha una finitura più assorbente alla luce, restituisce un’atmosfera visivamente più raccolta.

Parquet
Il pavimento come scelta progettuale: prestazioni, resa estetica e usabilità – designmag.it

La compatibilità tecnica è un altro nodo. Il marmo ha un’ottima inerzia termica, per cui lavora bene con sistemi radianti, accumulando calore e rilasciandolo lentamente. Ma dobbiamo sempre ricordare che è sensibile a sostanze acide, può macchiarsi o opacizzarsi se non viene trattato correttamente. Il parquet prefinito può essere compatibile con il riscaldamento a pavimento se ha uno spessore controllato e una posa adeguata. Nonostante questo, resta un materiale più sensibile all’umidità e agli sbalzi di temperatura, quindi richiede un ambiente più stabile.

In fase progettuale dovremmo anche prendere seriamente in considerazione la questione della manutenzione. Il parquet richiede trattamenti protettivi regolari, soprattutto se in legno massello. Le superfici più opache e spazzolate nascondono meglio segni d’uso, ma restano comunque soggette a graffi, urti e usura da calpestio. Il marmo è più resistente all’abrasione ma necessita di una gestione più attenta rispetto a macchie e sostanze aggressive. Entrambi possono durare decenni, ma con strategie di manutenzione molto diverse.

Marmo
Una decisione che incide sul progetto complessivo – designmag.it

Dal punto di vista della posa, il parquet offre soluzioni più flessibili, comprese installazioni flottanti o a incastro, che semplificano eventuali interventi futuri. Il marmo richiede una posa a colla o a malta, eseguita da manodopera specializzata, e non è facilmente removibile. Non dobbiamo trascurare di valutare anche lo spessore. Sappiamo che il marmo tende a essere più spesso, quindi può creare dislivelli se inserito in ristrutturazioni parziali.

Ed arriviamo ad un tasto dolente, il fattore costo. Il parquet varia molto in base alla specie legnosa, allo spessore, alla finitura. Il prefinito in rovere parte da 40 euro/m², mentre il massello può superare i 100, a questi va aggiunto il costo della posa, tra i 20 e i 50 euro/m². Il marmo ha un costo d’ingresso più alto: si parte da circa 70 euro/m² per materiali come il travertino, ma si può arrivare oltre i 250 per tipologie pregiate. La posa, più complessa, richiede spesso un investimento aggiuntivo significativo.

Chi progetta deve quindi valutare non solo l’effetto estetico, ma l’interazione tra materiale, destinazione d’uso, cicli di manutenzione, durabilità, e possibilità di sostituzione. Il pavimento è un elemento strutturale nel senso più ampio del termine: non solo regge l’arredo, ma imposta il progetto.

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