La prima volta che me ne sono accorta è stata scorrendo le foto di alcune case “vere” sui social: stili diversi, città diverse, budget diversi, ma un elemento comune. Un mobile basso, allungato, spesso in legno chiaro o color noce, compariva in soggiorni minimal, ingressi stretti, camere da letto piccole e persino in studi creativi.
All’inizio l’ho catalogato come una semplice coincidenza, uno di quei trend passeggeri che durano una stagione e poi svaniscono. Ma più guardavo, più quel mobile spuntava ovunque, quasi a voler dimostrare che il suo ritorno non era affatto casuale. La cosa più sorprendente, infatti, è che non stiamo parlando di un arredo nuovo, costoso o appena lanciato da qualche brand esclusivo: è un mobile che molte case avevano già, spesso ereditato, dimenticato o considerato superato.
Eppure oggi è diventato un jolly potentissimo, scelto da designer, stylist e interior lovers perché è uno dei pochi elementi capaci di cambiare l’atmosfera di una stanza senza rivoluzionarla e senza spendere troppo.
La credenza bassa sta vivendo il suo momento d’oro
La credenza bassa, anche chiamata madia bassa o sideboard, è il mobile del momento. Quella stessa credenza che un tempo abitava i soggiorni anni ’60 e ’70, oggi rinasce con un’estetica più pulita, essenziale e incredibilmente contemporanea. Merito delle sue linee orizzontali, della capacità di “respirare” dentro gli ambienti e di un volume che non soffoca mai visivamente. Può essere minimal, vintage, moderna, scandinava o japandi. Può vivere in ingresso, in camera, in sala da pranzo e naturalmente in salotto.

Ma soprattutto, è uno di quei rari pezzi che stanno bene con tutto, e proprio per questo sta vivendo un ritorno così potente.
Perchè è il nuovo pezzo must have che ogni designer inserisce
La credenza bassa è tornata di moda soprattutto per la sua forma allungata, che crea immediatamente un senso di ordine visivo. Le linee orizzontali guidano lo sguardo e fanno percepire la stanza come più ampia e armoniosa, con un effetto sorprendentemente immediato: basta inserirla perché l’ambiente sembri già più fluido. Allo stesso tempo, è uno dei pochi mobili capaci di definire un punto focale senza risultare pesante. Anche una sola lampada scultorea, un quadro appoggiato o uno specchio tondo trasformano la credenza nel cuore della stanza, ma sempre con delicatezza, senza togliere respiro agli spazi.
Un altro motivo del suo successo è la capacità di contenere tanto senza mostrare nulla. La sua struttura chiusa, pratica e lineare permette di nascondere documenti, tovaglie, giochi dei bambini, cavi o oggetti disordinati, lasciando in vista solo ciò che merita di esserci. È una soluzione estremamente funzionale, perfetta per chi vuole ordine rapido senza rinunciare all’estetica. In più, rispetto a una libreria o a un mobile su misura, ha un costo molto più accessibile, e questo la rende ideale per restyling veloci che cambiano davvero l’atmosfera di una stanza con una spesa ridotta.
C’è poi un aspetto che i designer notano sempre: la credenza bassa è incredibilmente versatile. Si sposta facilmente, cambia funzione senza problemi e resta discreta anche negli ambienti piccoli, dove un mobile alto risulterebbe troppo dominante. È un jolly che segue le esigenze di chi la usa e si adatta in modo naturale a stili diversi.
Infine, il fattore social ha amplificato la sua rinascita. Le credenze basse sono fotogeniche, permettono composizioni bellissime e reggono benissimo lo styling fatto di quadri appoggiati, lampade particolari, vasi e piccoli oggetti che, insieme, creano scenografie curate che sembrano uscite da un servizio fotografico. La loro superficie lunga invita alla creatività e produce immagini che funzionano: attirano like, salvaggi, condivisioni. È anche per questo che ne vediamo così tante online, ed è proprio questo effetto a trasformarle, giorno dopo giorno, in un vero must degli interni contemporanei.
I modelli più belli e accessibili
Quando si parla di credenze basse accessibili e facili da inserire in casa, due esempi sono particolarmente utili per farsi un’idea del potenziale di questo mobile. La serie EKET di IKEA è probabilmente la più versatile: è modulare, si può comporre in lunghezze diverse, scegliere sospesa o con le gambe, e personalizzarla con colori neutri o leggermente più caldi. È quel tipo di mobile che si adatta a case minimal, nordiche, moderne, e che permette di costruire una credenza su misura senza spendere troppo. È pratica, leggera, e soprattutto modificabile nel tempo, il che la rende perfetta per chi ama rinnovare spesso.

All’estremo opposto dello stile, ma sempre in fascia accessibile, c’è la Portobello di Maisons du Monde, con il suo legno caldo e il mood retrò naturale. È una credenza che dà subito carattere: basta inserirla in un salotto boho, in una casa luminosa o in un ambiente con richiami vintage per trasformare la stanza senza alcuno sforzo. Quel mix di linee morbide e colori materici la rende accogliente e molto attuale, una scelta ideale per chi cerca un tocco più emotivo.
E se il modello giusto non si trova? È qui che entra in gioco il fenomeno degli hacks. Amazon è piena di credenze economiche che hanno la forma giusta ma magari non il colore desiderato, o viceversa. Oggi basta cambiare le gambe, ridipingere le ante, aggiungere maniglie nuove o applicare una texture adesiva per trasformare completamente il mobile. È un modo semplice e divertente per ottenere un’estetica da designer senza i costi dei pezzi iconici, e spiega perché questo tipo di credenza sia diventato così popolare: permette creatività, personalizzazione e libertà.
Dove posizionarla?
Quanto ai posizionamenti, la credenza bassa funziona praticamente ovunque. In soggiorno crea subito una composizione elegante con una lampada o qualche quadro appoggiato. In ingresso dà ordine immediato. In camera sostituisce la cassettiera, mentre in sala da pranzo diventa un contenitore utile e discreto. Basta davvero poco per renderla speciale: uno specchio rotondo, un vaso importante, due quadri sovrapposti. La sua forza è nella leggerezza, nella capacità di decorare lasciando sempre un po’ di spazio libero, proprio come fanno gli interior stylist.






