A volte le idee migliori arrivano mentre stai buttando qualcosa. Io stavo letteralmente per infilare una vecchia zanzariera nel sacco del secco, quando ho realizzato che quella tela grigia e un po’ stropicciata non era poi così male. Era rimasta per mesi chiusa in un angolo del ripostiglio, smontata da una finestra che non avevo mai più sistemato.
E invece, proprio in quel momento, ho pensato a quanto mi servisse qualcosa di leggero per separare la zona letto dal soggiorno, senza costruire nulla e senza riempire di nuovo lo spazio. In casa mia, ogni metro conta. E così, da un oggetto che sembrava finito, è nata una soluzione che oggi mi salva la vita ogni giorno.
Come trasformare una vecchia zanzariera in un divisorio d’arredo
Quando vivi in un ambiente unico, ogni dettaglio fa la differenza. Il mio problema era chiaro: avevo bisogno di una divisione che non chiudesse, che non togliesse luce, ma che mi aiutasse a distinguere visivamente le funzioni della stanza. Il letto e il divano erano troppo vicini, troppo visibili l’uno dall’altro.
E anche se la metratura non mi permetteva pareti o librerie, non volevo rinunciare alla sensazione di avere due spazi. Non tanto per gli ospiti, ma per me. Per svegliarmi al mattino e sentire che inizia una parte nuova della giornata. Per sedermi la sera senza avere il cuscino del letto nel campo visivo. Una zanzariera, a pensarci bene, aveva proprio quelle caratteristiche che cercavo. Era opaca al punto giusto, leggera, filtrava la luce senza oscurarla. E soprattutto, era già lì.

Ho cominciato smontando la tela e lavandola bene, perché l’effetto trasandato non mi interessava. Poi ho pensato a come appenderla: serviva qualcosa che la rendesse fluida, mobile, ma stabile. Ho usato un binario da tenda di quelli semplici, da soffitto, e l’ho installato con due viti. La tela l’ho adattata con qualche punto cucito a mano, niente di tecnico, ma preciso.
Per evitare che svolazzasse, ho cucito in fondo degli anellini e infilato un bastoncino di legno. E infine, un bordo in lino chiaro per dare un tocco più curato. Il risultato è stato sorprendente. Sembra una parete leggera, morbida, che divide senza imporsi. Di giorno la lascio raccolta da un lato, e la sera la chiudo. In un attimo la stanza cambia.

Quello che più mi ha colpito è stato quanto cambiasse la percezione dell’ambiente. Non solo per l’ordine visivo, ma per come mi muovo nello spazio. Prima sentivo sempre che tutto era ammassato, ora ho l’illusione di due stanze. E la cosa migliore è che posso modificarla quando voglio. La zanzariera si può arrotolare, si può spostare, posso anche toglierla d’estate se voglio usare quella finestra per aerare meglio, e costa quasi zero.
Mi viene da pensare che forse ci sono tanti altri modi per usare oggetti che di solito diamo per finiti. Una vecchia zanzariera può diventare anche una testiera, un separé da balcone, una tenda sottile per una veranda. Basta cambiare prospettiva. La mia parete morbida oggi la consiglio a tutti quelli che mi chiedono come dividere senza costruire. E continuo a cercare negli angoli di casa mia: perché magari c’è qualcosa che non ho ancora visto davvero.