Mutuo, posso chiederlo se al lavoro sono in prova? Puoi ottenerlo se presenti questi documenti

La banca concede il mutuo solo se considererà il cliente affidabile dal punto di vista creditizio. Un periodo di prova al lavoro complica le cose.

L’unico strumento che i cittadini hanno a disposizione per riuscire a comprare casa è il mutuo. Le banche, però, prima di concedere il grosso finanziamento verificheranno l’affidabilità creditizia del cliente al fine di verificare che ci siano le disponibilità economiche per pagare puntualmente le rate mensili.

Poche persone hanno sul conto corrente la liquidità necessaria per comprare un immobile senza chiedere un mutuo in banca. La maggior parte dei cittadini necessità del supporto degli istituti di credito e non è detto che lo possano ricevere. Solo se avranno caratteristiche e garanzie sufficienti riceveranno un esito positivo, in caso contrario la banca per tutelare i propri interessi non concederà il finanziamento.

Il contratto di lavoro del richiedente è l’elemento chiave che ogni istituto di credito considererà prima di prendere una decisione. La certezza dell’entrata mensile per tutta la durata del piano di ammortamento è fondamentale per valutare la capacità del clienti di pagare mensilmente le rate senza rischi di insolvenza. Chi ha un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, dunque, può essere quasi certo di ottenere il mutuo mentre per chi è in prova potrebbe essere più complicato.

Come ottenere un mutuo durante il periodo di prova a lavoro

Attendere che il periodo di prova al lavoro finisca per avere tra le mani un contratto a tempo indeterminato da mostrare alle banche sarebbe consigliabile per aumentare le possibilità di ricevere il mutuo. Se, però, si ha necessità di comprare casa quando il periodo di prova non è ancora giunto al termine nulla vieta di inoltrare domanda alla banca ma ottenere il finanziamento potrebbe risultare complicato.

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Come ottenere un mutuo durante il periodo di prova a lavoro (Designmag.it)

Tutti gli istituti di credito, infatti, come prima cosa valutano la continuità del reddito perché – come accennato – vogliono la certezza che il cliente possa pagare le rate ogni mese senza difficoltà. Un contratto in prova non garantisce questa certezza. Per la banca conterà il fatto che non è sicuro che tale contratto in prova si trasformi in un contratto a tempo indeterminato.

Concedere un mutuo, dunque, sarebbe un rischio pure se il reddito è alto. La mancanza di una busta paga continuativa, poi, non permette di stabilire il rapporto rata-reddito ideale per il cliente. L’unico modo per ottenere un mutuo durante il periodo di prova sarebbe quello di utilizzare risparmi accumulati nel tempo per ridurre l’importo chiesto alla banca, presentare altre entrate stabili come la rendita di un affitto o dimostrare la continuità lavorativa negli anni precedenti. Può essere una soluzione anche cointestare il mutuo con una persona che ha un’entrata stabile o aggiungere un garante.

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