Mutui: puoi abbassare fortemente la rata ad Aprile, ma non sbagliare tra surroga e rinegoziazione

Abbassare la rata del mutuo è possibile ad Aprile ma solo se si sceglie la modalità corretta tra surroga e rinegoziazione. 

Tutti coloro che avevano sottoscritto un mutuo con tasso variabile si sono ritrovati con una tassazione in crescita e quindi a dover pagare molto più di quanto preventivato per il pagamento del mutuo. Un problema comune che ha spinto tutti a cercare la migliore soluzione possibile. Ora che i tassi sono in discesa sarà possibile ridurre la rata.

Sin dal mese di Aprile è possibile optare per soluzioni ottimali che vadano a modificare totalmente l’importo. La cosa essenziale è capire bene se bisogna scegliere la surroga del mutuo o la rinegoziazione. La questione è delicata perché tutti sono convinti di avere la certezza su cosa conviene eppure sbagliano.

Mutui, per abbassare la tassa surroga o rinegoziazione?

Il dato che emerge complessivamente su un conto fatto a venti o tre anni (la media della sottoscrizione del mutuo per tutti) è che, nonostante ciò che si possa immaginare, risparmieranno comunque coloro che hanno scelto il tasso fisso. Ovviamente tante persone vedendo l’impennata dei costi per questi tassi negli ultimi due anni hanno pensato che fosse il caso di trovare una strategia alternativa. Il problema di questi tassi, come in generale dei mercati (di qualunque tipologia si parli) è sempre che fondano su un’oscillazione costante.

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Come abbassare la rata del mutuo ad aprile (designmag.it)

Questo vuol dire che vale la pena scegliere un tasso fisso se non si è pronti a variazioni anche repentine e conviene invece quello variabile laddove si sia proiettati al cambiamento quindi ad optare per un’oscillazione anche imprevedibile. Il conto effettivo non può essere fatto in due anni o poco più, va fatto a lungo termine, nel complesso. È vero però che all’atto pratico vedere tassi salire e rate aumentare in maniera importante ha creato dei disagi ma è il principio stesso del funzionamento della fluttuazione.

Resta dunque da correre ai ripari e tutti pensano che la strategia unica e vincente sia optare per la surroga ovvero estinguere il mutuo presso la propria banca chiedendo un altro mutuo ad un istituto differente, andando quindi ad ottenere nuovi tassi e nuovi benefici. In generale questo può essere funzionale, ma non per tutti. È utile ad esempio per chi si è trovato già a sottoscrivere un mutuo con un pessimo tasso ma non per chi invece lo ha fatto dieci anni fa, in quel caso conviene sicuramente optare per una rinegoziazione del muto con la propria banca.

Infatti nel primo caso bisogna considerare che quando si procede va chiuso il mutuo e fatta una nuova chiesta e quindi l’iter burocratico procede dal principio, inclusi i pagamenti da fare. Quindi meglio capire bene cosa è ottimale per la propria condizione e quando vale la pena effettivamente cambiare e quando invece è meglio non fare niente.

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