Mutui e stipendi: cosa cambia adesso e cosa non puoi più fare, allarme famiglie

Per accettare l’erogazione di un mutuo le banche valuteranno lo stipendio del richiedente. Tante famiglie sono tagliate fuori dall’acquisto.

Mutui e stipendi sono strettamente collegati. Prima di concedere un oneroso finanziamento, ogni istituto di credito verificherà che il richiedente sia in grado di pagare mensilmente le rate del piano di ammortamento. Serve, dunque, una retribuzione sopra la media.

Con i tassi di interessi attuali tante famiglie vengono tagliate fuori dalla possibilità di richiesta di un mutuo per l’acquisto di una casa. Le rate mensili, infatti, risultano troppo alte in rapporto allo stipendio medio degli italiani. Significa che nessuna banca accatterà la domanda di mutuo perché non convinta della possibilità che il possibile cliente possa corrispondere puntualmente ogni mese la rata per ripagare il debito.

Per gli istituti di credito e le finanziarie sarà fondamentale valutare l’affidabilità creditizia del richiedente del mutuo nonché la capacità reddituale dello stesso. Solo accertando che le entrate familiari certe possano coprire il finanziamento rateizzato procederà con l’erogazione della liquidità necessaria per comprare casa. Significa che le famiglie dovranno fare attentamente due conti prima di chiedere una certa cifra alla banca. In generale, il rapporto rata/reddito raccomandato è di un terzo della retribuzione netta mensile.

Mutui e stipendi, se la rata è troppo alta addio al sogno di una casa di proprietà

Considerando il rapporto tra stipendio medio in Italia e l’attuale costo delle case nonché i tassi di interesse elevati comprare un immobile è diventato complicato se non impossibile per tante famiglie. Soprattutto nelle città in cui i prezzi delle abitazioni hanno raggiunto cifre esagerate, si taglia fuori dal mercato immobiliare una grande fetta di popolazione.

Stipendi e mutui, che casa si può comprare?
Stipendi e mutui, che casa si può comprare? (Designmag.it)

Facciamo l’esempio di Milano. Nel mese di ottobre 2023 il costo medio di una casa ha raggiunto i 5.340 euro al metro quadro. Significa che con un salario di 1.500 euro netti al mese (30 mila euro lordi all’anno) si può comprare unicamente un monolocale di 23 metri quadrati in una zona semi centrale oppure un “buco” di 13 metri quadri in centro o, infine, una casa di 40 metri quadri in periferia. Se proprio la zona è economica si può arrivare ad un bilocale di 50 metri quadri.

Una situazione che spiega in modo chiaro le difficoltà degli italiani di comprare una casa dato il contesto attuale. Dal 2015 al 2021 il prezzo medio delle case è salito del 41% e quello dell’affitto del 22%. Di contro, le retribuzioni degli impiegati e degli operai sono salite solo del 7% e del 3%. Una differenza che si fa sentire.

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