Le luci sotto i pensili della cucina: come sceglierle (e perché fanno la differenza)

Quando si arreda la cucina si tende a pensare ai lampadari e alla luce generale, ma spesso ci si dimentica delle luci sotto i pensili. In realtà sono quelle che fanno davvero la differenza.

Quando ho iniziato a pensare all’illuminazione della casa nuova, la testa è andata subito alle cose grandi. La luce giusta in salotto, il punto centrale sul tavolo da pranzo, i lampadari scenografici per dare carattere alla zona giorno. Mi ero fissata sul soffitto, convinta che da lì passasse tutta l’atmosfera. E in effetti è da lì che si parte spesso, anche perché sono le luci che tutti notano. Quelle che scegli per dare personalità agli ambienti.

Ma poi, vivendo la cucina giorno per giorno, mi sono resa conto che mancava qualcosa. Una luce che non arriva mai dall’alto, ma di cui senti l’assenza ogni volta che cucini. Quella sotto ai pensili. All’inizio pensavo fosse un dettaglio, qualcosa che si poteva aggiungere dopo, o magari evitare del tutto. Poi ho passato due sere a cucinare con la mia ombra che cadeva esattamente dove dovevo tagliare, e lì ho capito. Le luci sotto i pensili non sono solo utili, sono fondamentali.

Strisce LED, barre o a batteria: l’atmosfera della cucina si costruisce anche così

Avevo scelto i pensili con cura, il piano in un materiale che mi piaceva, anche le piastrelle le avevo cercate per settimane. Tutto a posto, tutto bello. Ma ogni volta che dovevo cucinare la sera, finivo per spostare la lampada da tavolo di Ikea o accendere tutta la cucina solo per vedere meglio il tagliere.

Mi sono resa conto che bastava una luce sottile, messa nel posto giusto, per cambiare completamente il modo in cui usavo quella parte della casa. Allora ho deciso di aggiungerla, anche se i lavori erano già finiti. E nonostante fosse un’aggiunta fatta in un secondo momento, è stata una delle più utili.

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Strisce LED, barre o a batteria: l’atmosfera della cucina si costruisce anche così – foto amazon.it – designmag.it

Quando ho iniziato a guardare con attenzione le opzioni disponibili, mi sono resa conto che non tutte le luci sottopensile sono uguali. Cambia molto non solo l’aspetto finale, ma anche il modo in cui si montano, quanto durano, e l’effetto che danno una volta accese.

Le strisce LED continue sono quelle che preferisco quando voglio un’illuminazione uniforme e sottile, perfetta per cucine moderne e lineari. Coprono bene tutto il piano, si nascondono facilmente e fanno un lavoro pulito, senza creare zone d’ombra. Se invece cerchi qualcosa di più scenografico, magari per valorizzare un rivestimento particolare, i punti luce a incasso o i piccoli faretti direzionabili sono ideali.

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Cucinare senza ombre cambia tutto – foto amazon.it – designmag.it

Poi ci sono le barre LED rigide, che sono forse le più semplici da installare anche senza grandi abilità tecniche. Si fissano sotto il pensile in pochi minuti e spesso hanno già integrato l’interruttore o il sensore di movimento. Perfette se non vuoi complicarti la vita ma desideri comunque un risultato pulito. E per chi non ha possibilità di intervenire sull’impianto elettrico, le soluzioni a batteria sono una salvezza. Ne esistono tante, alcune con comando touch, altre con telecomando o timer automatico.

Con il tempo ho capito che il segreto non è solo metterla, ma anche scegliere bene temperatura e posizione. Una luce troppo fredda rende tutto piatto, poco accogliente, quasi da laboratorio. Una troppo calda, invece, altera i colori, rende difficile distinguere anche solo la cottura di una carne o il colore di un sugo. Serve una tonalità neutra, che dia nitidezza ma resti discreta. E va posizionata vicino al bordo anteriore del pensile, non nel mezzo. Altrimenti cade sul muro e non sul piano.

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Dettagli piccoli, ma che migliorano ogni gesto – foto amazon.it – designmag.it

Per chi sta ristrutturando, l’ideale è pensarci in anticipo, inserire la predisposizione elettrica e avere più libertà nella scelta del modello. Ma anche se la cucina è già finita, ci sono soluzioni semplici che non richiedono interventi invasivi. Quelle a batteria, ad esempio, si applicano in pochi minuti e funzionano benissimo. Alcune hanno anche il sensore di movimento, si accendono quando ti avvicini e si spengono da sole. A volte sembrano dettagli superflui, invece rendono lo spazio molto più pratico.

Una luce ben integrata sotto ai pensili contribuisce all’atmosfera generale della cucina, soprattutto la sera. Quando non hai bisogno di accendere tutto, ma vuoi comunque un ambiente vivibile. E se il design è curato, anche quella piccola luce può diventare un dettaglio bello da vedere. Abbinata a maniglie in tinta, a un profilo in metallo nero o a una barra elegante, può dare un tono più deciso, senza strafare.

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