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Camerette Bambini

Le carte da parati più amate per la cameretta dei bambini nel 2025: ecco le tendenze

Spesso si pensa che arredare la cameretta dei bambini significa scegliere un letto, un armadio e magari qualche peluche sparso qua e là. Oggi non basta più, i genitori vogliono di più ossia ambienti che raccontino qualcosa, che stimolino, che rassicurino, che siano belli da vivere ma anche da guardare. La carta da parati, in questo nuovo approccio, ha conquistato un ruolo da protagonista. Certo, non è tutto così semplice.

Perché dietro quella parete con i leoni stilizzati o il cielo stellato c’è una scelta. Anzi, più di una: materiali, colori, temi, durata. C’è chi si lancia sull’estetica e dimentica la praticità. Chi segue una moda effimera e dopo sei mesi si ritrova con una stanza che non somiglia più al proprio bambino. E poi ci sono gli errori tecnici… pareti troppo umide, adesivi sbagliati, fantasie troppo fitte in stanze piccole. In tutto questo, però, la carta da parati, se ben pensata, ha il potere di trasformare radicalmente uno spazio (anche educativo).

Come cambia la cameretta con la carta da parati: età del bambino e scelte pratiche

I bambini passano in quella stanza moltissimo tempo, non solo per dormire. Ci giocano, disegnano, costruiscono fortini, a volte fanno anche i compiti. È uno spazio che cambia forma mille volte al giorno. La carta da parati si è rivelata perfetta per accompagnare questa flessibilità.

Rispetto alla pittura, ha un impatto visivo immediato, racconta una storia, e può anche suggerire comportamenti. Un cielo stellato invita al riposo, una parete di animali stimola la narrazione, una giungla colorata li fa sentire esploratori. Ma non tutto ciò che funziona su Pinterest funziona nella realtà.

Come cambia la cameretta con la carta da parati: età del bambino e scelte pratiche – maisonsdumonde.com – designmag.it

Scegliere la carta giusta richiede un minimo di strategia. Non basta pensare a quello che piace a noi o al bambino nel presente. Il rischio di stancarsi in fretta è altissimo, soprattutto se si opta per motivi troppo infantili o molto legati a una moda passeggera.

Meglio puntare su temi ampi, che possano accompagnare la crescita. Ad esempio, mappe del mondo, grafismi astratti, elementi naturali che si prestano a più interpretazioni. Non è detto che debba essere tutto giocoso. Anche i bambini amano le cose belle, basta non cadere nel didascalico.

Le fantasie più richieste nel 2025 – amazon.it – designmag.it

Anche il materiale conta moltissimo. La carta vinilica lavabile è diventata quasi uno standard nelle stanze dei più piccoli, perché resiste bene agli urti e si pulisce con un gesto. Chi cerca un effetto più naturale può optare per il TNT, che ha una texture più morbida e traspirante, e si adatta meglio a certi stili nordici sempre più presenti anche nelle case italiane. In affitto? Niente panico: esistono oggi carte autoadesive pensate proprio per chi deve rimuoverle senza danni.

Non sempre ha senso tappezzare l’intera stanza. A volte basta una parete, magari quella dietro al letto o alla scrivania, per dare il tono a tutto l’ambiente. In stanze piccole, una carta troppo decorata può chiudere lo spazio. Meglio allora usarla su fasce basse, accompagnata da cornici in legno chiaro o boiserie. La combinazione con la pittura è spesso quella che funziona meglio e l’effetto finale è più fresco, più vissuto, più realistico.

Temi e fantasie che funzionano davvero – cartadaparati.it – designmag.it

Le fantasie più richieste nel 2025 non sorprendono troppo, ma si notano alcuni cambi di rotta. Gli animali restano amatissimi, ma si fanno meno cucciolosi e più stilizzati. La mappa del mondo si conferma un jolly, utile anche in età scolare. Lo spazio è tornato di moda con galassie e pianeti, forse perché ai bambini piace guardare in alto, sognare, uscire dai confini.

La manutenzione, infine, è un tema meno banale di quanto sembri. Una carta non lavabile, vicino a un letto o in zona gioco, è una fonte di stress continuo. E no, non serve vietare ai bambini di toccare i muri. Serve invece prevederlo, e scegliere di conseguenza. La rimozione? Le carte di ultima generazione si staccano senza lasciare traccia, anche dopo due o tre anni. Il che rende più facile cambiare, aggiornare, sperimentare.

Rosa Liccardo

Sono laureata in Storia dell'arte ed ho la passione per i libri e la scrittura. Redattrice da qualche anno e amo scrivere di lifestyle, viaggi, arte e turismo. Sono appassionata di grafica e fotografia e nel tempo libero mi piace cucire, vedere film e serie tv. Ho una predilezione per i fantasy!

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