La Maison Moschino arredata da Samuele Mazza per Dolcefarniente [FOTO]

Il designer Samuele Mazza firma per Dolcefarniente una collezione outdoor che arrederà il dehòr di Moschino a Milano per tutta l'estate


Stile, suggestione, voglia di sperimentare e di mettersi in gioco, con eleganza e creatività. Queste sono le linee guida che caratterizzano di anno in anno il Salone del Mobile milanese. Quest’anno è stato anche molto forte il sodalizio tra design e case di moda che hanno formulato un connubio espositivo di grande spessore. Il design, mettendosi a servizio dei più prestigiosi marchi mi moda mondiali, ha dato libero sfogo e libertà alle menti creative di giovani ed assoldati progettisti che hanno deciso così di unire il loro talento allo stile e all’eleganza che da sempre contraddistingue il mondo della moda. Ed ecco così nascere dalla mente del designer Samuele Mazza una collezione pensata per arredare l’outdoor dello show-room della maison di Moschino a Milano. Mazza ha dato via ad una creazione di componenti per l’arredo realizzati dall’azienda Dolcefarniente dove caratteristiche eleganti si sono unite a materiali tecnologici per un’impeccabile raffinatezza nello spazio di Moschino.

Moschino ama l’elaborato gioco di forme e grafiche, unite a colori e stravaganti motivi estetici un po’ pop ed un po’ retrò ma pur sempre riconducibili ad un’iconografia studiata e ricercata. Non è dunque un caso che Samuele Mazza decidesse di dedicarsi alla realizzazione di una collezione che avesse come scopo quella di arredare il dehòr della maison Moschino.

Perché arredare significa compenetrare, far quadrare gli elementi l’uno con l’altro i un dialogo a volte elementare, a volte elaborato. Il linguaggio può essere semplice, perché gli elementi possono parlare la stessa lingua ed avere quindi lo stesso stile. Ma può essere anche sofisticato, quando elementi diventano icona e tutto il resto è solo ambientazione.

Nel caso della collezione pensata dal creativo però, l’intento è quello di esaltare tutti i concetti di ambientazioni fiabesche tramite gli elementi d’arredo, andando al contempo a dialogare con il palazzo meneghino dello show-room, decisamente di stile classico per la facciata.

Questo particolare arredamento verrà lasciato esposto durante tutta la stagione estiva, e sarà quindi possibile andare a vederla e testare con occhio se le sensazioni espresse corrispondono all’intento del designer.

La collezione ed il suo concept

Sofisticato, con una mente artistica che punta il suo design su di un concetto onirico, Samuele Mazza punta tutto sulla poesia dell’ambiente di Moschino, partendo soprattutto dagli elementi della maison che infondono una sensazione fiabesca a tutto l’ambiente.

L’idea è stata quindi quella di un design assolutamente eccentrico nelle forme, che però non hanno perso il loro gusto elegante, puntando soprattutto su materiali e cromatismi per evitare che la collezione di Dolcefarniente si imponesse prepotentemente sul contesto neoclassico del palazzo e sullo show-room.

Eclettico e atto a stupire, questo il valore fondamentale che Mazza ha dato a questo progetto che verte tutta sui toni del bianco e del nero un effetto di ombra e luce. La luce in particolare è stata creata proprio tramite un effetto, non solo per l’utilizzo del bianco candido. Il particolare tessuto col quale sono rivestiti oggetti e tappezzerie è innovativo perché catarifrangente, creando così un contrasto ancora più forte di luci ed ombre.

Un massiccio uso di acciaio per ogni elemento strutturale poi ha contribuito ampiamente a questo discorso.

Ma importante è anche l’elaborata eleganza con la quale sono state lavorate le rifiniture tramite l’intreccio dei materiali in fibra sintetica che ha espresso la parte artigianale del prodotto dichiarandone tutto il valore del made in Italy.

Alla collezione inoltre è stato assegnato un nome per ogni oggetto che rievoca la costellazione del cielo, ed ecco qui i contrasti tra il bianco brillante ed il nero: dal Sole a Sirio a Canopo per un gazebo, tavoli, seggiole ed una poltrona, i lettini e dormeuse.