La lavastoviglie rappresenta uno degli elettrodomestici più apprezzati nelle cucine moderne, capace di far risparmiare tempo prezioso e semplificare le faccende domestiche.
Tuttavia, pochi sono consapevoli che questo apparecchio, se non utilizzato e manutenuto correttamente, può trasformarsi in una fonte di rischi per la salute di tutta la famiglia. Non si tratta di allarmismi infondati, ma di problematiche reali documentate da studi scientifici e segnalazioni sanitarie.
L’ambiente caldo e umido che si crea all’interno della lavastoviglie può favorire la proliferazione di batteri, muffe e funghi potenzialmente pericolosi. Inoltre, i residui di detergenti chimici che rimangono sulle stoviglie possono essere ingeriti inconsapevolmente durante i pasti.
I principali pericoli nascosti nella tua lavastoviglie
L’accumulo di batteri e muffe all’interno della lavastoviglie rappresenta il rischio più sottovalutato ma potenzialmente pericoloso per la salute. Uno studio condotto da ricercatori ha rilevato che molte lavastoviglie domestiche ospitano colonie di batteri resistenti al calore e funghi opportunisti che prosperano nell’ambiente umido dell’elettrodomestico. Questi microrganismi si annidano principalmente nelle guarnizioni in gomma della porta, nel filtro e negli angoli meno raggiungibili dagli spruzzi d’acqua.
Tra i patogeni più frequentemente isolati ci sono specie di Candida, Aspergillus e batteri come Pseudomonas e persino Escherichia coli, che possono trasferirsi sulle stoviglie durante i cicli di lavaggio. Un altro pericolo concreto deriva dai residui di detergenti che non vengono completamente rimossi durante il risciacquo finale.

Molti prodotti per lavastoviglie contengono tensioattivi, fosfati e altre sostanze chimiche che, se ingerite regolarmente anche in piccole quantità, possono causare irritazioni gastrointestinali, reazioni allergiche o, nel lungo periodo, accumularsi nell’organismo. Particolare attenzione merita la questione della Legionella, batterio che può svilupparsi nelle tubature dell’acqua calda e trovare nella lavastoviglie un ambiente favorevole alla sua moltiplicazione.
Come mantenere la lavastoviglie sicura e igienica
Una manutenzione regolare e accurata è l’arma più efficace per trasformare la lavastoviglie da potenziale minaccia a strumento affidabile di igiene domestica. Il filtro dovrebbe essere rimosso e pulito almeno una volta alla settimana, non al mese, soprattutto se la lavastoviglie viene utilizzata quotidianamente. Basta smontarlo seguendo le istruzioni del manuale e lavarlo sotto acqua corrente con una spazzolina per rimuovere ogni residuo di cibo e grasso.
Le guarnizioni in gomma della porta meritano attenzione particolare: vanno ispezionate regolarmente e pulite con una soluzione di acqua e aceto o con un panno imbevuto di disinfettante naturale. Almeno una volta al mese è consigliabile eseguire un ciclo di lavaggio a vuoto ad alta temperatura, aggiungendo aceto bianco o acido citrico che svolgono un’azione disincrostante e antibatterica.
Dopo ogni utilizzo, lasciare la porta socchiusa per almeno un’ora permette all’umidità residua di evaporare, impedendo la formazione di quell’ambiente umido ideale per la crescita di muffe. È importante anche verificare periodicamente che i bracci rotanti non siano ostruiti e che gli ugelli di spruzzatura siano liberi da incrostazioni di calcare, utilizzando se necessario uno stuzzicadenti per liberare i fori ostruiti.






