ISEE, il Governo pensa di togliere la prima casa, chi ci risparmia davvero? Tutti i calcoli

La proposta di Matteo Salvini prevede di togliere la prima casa dal calcolo dell'ISEE per consentire l'accesso alle famiglie a più Bonus.

La prima casa rappresenta il patrimonio immobiliare della famiglia e di conseguenza incide sul calcolo dell’ISEE inserendola nella Dichiarazione Sostitutiva Unica. Dal 2026 le cose potrebbero cambiare in meglio per gli italiani. La proposta è di eliminare la voce dal conteggio.

Ogni anno le famiglie italiane calcolano l’ISEE per accedere a Bonus e agevolazioni. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente offre un quadro patrimoniale e reddituale del nucleo familiare. Più il valore ottenuto sarà basso maggiori saranno gli aiuti economici concessi perché l’obiettivo principale è supportare i cittadini a basso reddito.

Per procedere con il conteggio i contribuenti dovranno compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica inserendo redditi, patrimonio mobiliare e immobiliare. Ad oggi tra i dati da indicare ci sono quelli relativi alla prima casa. L’idea di Matteo Salvini è di escludere questo immobile dal calcolo ISEE per abbassare ulteriormente l’indicatore e garantire l’accesso ad un maggiore numero di Bonus e agevolazioni.

Niente prima casa nel calcolo ISEE, il piano di Salvini

Secondo Salvini il fatto che pensare che avere una casa di proprietà renda ricco è sbagliato. Le famiglie fanno enormi sacrifici per potersi permette un immobile proprio, chiedendo un mutuo in banca e pagando mensilmente centinaia e centinaia di euro. Lo stipendio subisce un crollo vertiginoso a causa del mutuo ma di tutto questo l’attuale calcolo dell’ISEE non tiene conto. Ecco perché per Matteo Salvini bisogna attuare un cambiamento.

Casa e soldi
Niente prima casa nel calcolo ISEE, il piano di Salvini (Designmag.it)

“La prima casa bisogna toglierla dal calcolo dell’ISEE. Perché altrimenti i Bonus vanno sempre ai soliti, mentre quelli che lavorano e dichiarano tutto se la prendono sempre in saccoccia”.

Una posizione chiara e netta. La casa in cui si vive non genera liquidità, perché considerarla nel calcolo ISEE penalizzando il ceto medio urbano? Parliamo di una percentuale molto alta di famiglie che possiedono l’immobile in cui abitano. Il 72%.

Nel 2026 se la proposta di Salvini andrà a buon fine, dunque, la prima casa verrebbe tolta dal calcolo ISEE. Oggi beneficia di un regime agevolato che riduce l’impatto sul valore finale dell’Indicatore.

Nello specifico i primi 52 mila euro del valore IMU non sono conteggiati e si aumenta di 2.500 euro per ogni figlio convivente dopo il secondo. L’obiettivo è togliere completamente il valore della casa dal calcolo ISEE ma se andrà in porto o meno lo sapremo solo a fine dicembre, quando verrà ufficializzata la Legge di Bilancio 2026. Dopo i Buoni Fruttiferi e i Titoli di Stato arriverà un altro regalo?

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