L’IMU è l’Imposta Municipale Propria che deve essere versata dai proprietari di immobili, esclusa l’abitazione principale. Ma c’è una novità a riguardo: presto gli italiani riceveranno un documento per pagare questa imposta.
Quindi cambia tutto rispetto alle modalità di pagamento che si conoscono ora e di fatto non ci saranno più scuse: tutti dovranno pagare l’IMU.
Come cambiano le modalità di pagamento dell’IMU
Gli italiani riceveranno l’IMU precompilata, l’avviso di pagamento già compilato di questa imposta, e dovranno solo effettuare i versamenti come per la TARI. Non si potranno più addurre scuse per non pagare l’IMU perché il bollettino verrà recapitato a casa, con gli importi già determinati e si dovrà solo effettuare il versamento.

Attualmente i soggetti devono provvedere autonomamente al calcolo e al versamento dell’imposta in due rate: la prima in scadenza il 16 giugno di ogni anno e basata sugli importi versati l’anno precedente o in seguito a prima dichiarazione IMU.
La prima rata è pari al 50% di quanto pagato l’anno precedente. La seconda rata, invece, scade il 16 dicembre di ogni anno e deve essere versata prendendo in considerazione eventuali nuove aliquote fissate dal Comune in cui è ubicato l’immobile.
Procedendo in questo modo, però, a volte può capitare di dimenticare le scadenze, rischiando delle sanzioni e interessi. Così, si parla dell’introduzione dell’IMU precompilata per semplificare gli adempimenti per i contribuenti e ridurre il rischio di evasione fiscale. Non è la prima volta che si parla di questa introduzione ma se prima di adesso era solo un’ipotesi, il MEF ha ora annunciato che si sta lavorando davvero per rendere l’IMU precompilata una realtà.
Sono al lavoro il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Agenzia delle Entrate, Sogei (partner istituzionale della Pubblica Amministrazione), Dipartimento per le Finanze, PagoPA e la Ragioneria dello Stato. Con l’IMU precompilata il contribuente riceve da parte del Comune l’avviso di pagamento (come accade per la TARI), poi deve solo verificare che gli importi calcolati siano giusti, ad esempio possono esservi errori nel calcolo della base imponibile.
Effettuato questo semplice controllo, si possono effettuare i pagamenti usando i bollettini a disposizione. La novità potrebbe entrare in vigore già dall’anno 2026 dal momento che la prima riunione tecnica si è svolta il 5 agosto 2026 e ha visto coinvolti tutti gli attori sopra citati. Una novità che sicuramente renderà più agevole il pagamento di questa imposta ed eviterà che molte persone fingano di dimenticarsene.