IMU: per avere lo sconto basta l’autocertificazione, ma in pochi lo sanno

Vuoi avere uno sconto sul pagamento dell’IMU? Puoi ottenerlo con una semplice autocertificazione: è tutto vero.

Cercare di pagare le tasse in Italia può essere molto difficile, la burocrazia è tanta e non tutti riescono a barcamenarsi con destrezza tra la mole di documenti necessari.E tentare di risparmiare diventa praticamente impossibile. Fra i tributi più complicati da saldare troviamo sicuramente l’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica, che viene richiesta a coloro che hanno più di una casa. Quella principale non viene considerata e pertanto non è soggetta alla tassa.

L’imposta IMU spesso è molto alta e si potrebbe far fatica a saldarla in tempo, tuttavia i cittadini più fortunati potranno ottenere una riduzione sulla tassa che alleggerirebbe non di poco il loro carico fiscale. Esistono delle specifiche condizioni per ottenere una riduzione dell’IMU, strettamente legate alle condizioni dell’immobile di cui si dovrebbe pagare la tassa.

IMU, puoi ridurre il costo con questa condizione: tienila bene a mente

La riduzione dell’IMU è disponibile solo quando un immobile è considerato inagibile. Nello specifico se il suo degrado fisico non può essere ripristinato da interventi edilizi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Quindi parliamo di edifici distrutti, pericolanti o diroccati. Strutture che non potrebbero essere abitate praticamente da nessuno. Per esempio fabbricati con solai e tetti lesionati, impossibili da riparare e, di fatto, inutilizzabili da parte dei proprietari. Come avere lo sconto sull'IMU
Sconto sull’IMU: ecco come ottenerlo – Designmag.it

Lo stesso discorso vale per le strutture con muri perimetrali che sono stati lesionati con il passare del tempo. Il rischio di crollo non è basso  e questo li rende pericolosi per la sicurezza. In alcuni casi è il Comune stesso a etichettare un edificio come inagibile. In questi casi per garantire la sicurezza delle persone non è raro che venga emessa una ordinanza di demolizione o ripristino.

Non è necessario che il contribuente riferisca informazioni già note allo Stato, tuttavia è essenziale che venga comunicato qualsiasi cambiamento che renda l’immobile nuovamente utilizzabile. Se lo stabile dovesse riacquistare la sua abitabilità, infatti, si perderebbe il diritto alla riduzione dell’IMU.

La dichiarazione IMU in questo caso dovrà essere comunicata entro il 30 giugno dell’anno successivo rispetto ai lavori che hanno cambiato lo stato abitativo dell’immobile. Nel caso in cui lo stabile non muti il suo stato di inabilità vale il principio di collaborazione e buona fede: il cittadino potrà continuare a usufruire dello sconto del 50% sull’IMU anche se non ha presentato formalmente domanda.

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