Impianti fotovoltaici, arrivano le nuove norme anti-incendio: chi dovrà mettersi in regola

Arrivano le nuove norme per gli impianti anti-incendio: cosa sapere

Spesso non conosciamo tutte le norme ed anche gli aggiornamenti riguardo gli impianti che si hanno in casa. Parliamo nello specifico degli impianti fotovoltaici.

A partire dal 1° settembre 2025 sono infatti in vigore le nuove linee guida per la sicurezza antincendio degli impianti fotovoltaici, pubblicate dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco con la nota DCPREV n. 14030.

Norme anti-incendio impianti fotovoltaici, cosa sapere

Queste normative aggiornate sostituiscono le precedenti del 2012 e introducono requisiti più stringenti per l’installazione, la manutenzione e la gestione degli impianti.

Le nuove regole si applicano agli impianti fotovoltaici installati su attività che rientrano già nella normativa di prevenzione incendi, come specificato dal DPR 151/2011, e include gli impianti con tensione nominale fino a 1500 V, installati su edifici civili, industriali, commerciali e rurali, nonché su tettoie, pergole e pensiline.

Viene inoltre specificato che l’installazione o una modifica sostanziale di un impianto fotovoltaico in queste attività è considerata una modifica rilevante che necessita di una valutazione specifica del rischio di incendio. Sono esclusi dagli adeguamenti gli impianti di piccole dimensioni, come quelli a terra, gli impianti “plug & play”, quelli con potenza inferiore a 800 W, gli impianti agrivoltaici a oltre 100 metri dagli edifici e gli impianti a concentrazione solare.

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Norme anti-incendio impianti fotovoltaici, cosa sapere – designmag.it

Le principali novità riguardano diversi aspetti: per la prima volta, si disciplinano in modo esplicito i sistemi di accumulo e le batterie (BESS), richiedendo una valutazione del rischio di incendio ed esplosione. Vengono introdotte prescrizioni dettagliate per l’aerazione e la ventilazione, con l’obbligo di collocare gli inverter all’aperto o in compartimenti con resistenza al fuoco di almeno 30 minuti (REI/EI 30) e rispettando distanze minime tra gli apparecchi.

Per la resistenza al fuoco, si richiede che l’installazione dei pannelli avvenga su superfici incombustibili o protette da uno strato di materiale con resistenza al fuoco EI 30. Inoltre, i pannelli devono essere raggruppati in sottoinsiemi di massimo 20 metri per lato, separati da percorsi di almeno 2 metri e da una fascia di rispetto di 1 metro dal limite della copertura. Anche la manutenzione diventa più rigorosa, con l’obbligo di documentare le verifiche relative al rischio incendio ogni due anni in un apposito registro.

Una circolare integrativa dei Vigili del Fuoco riguarda i progetti già in corso: per tutelare la certezza normativa, i progetti avviati prima del 1° settembre 2025 possono completare i lavori seguendo le vecchie regole del 2012. Sono considerati “procedimenti già avviati” diverse azioni, come la presentazione di pratiche edilizie (SCIA o CILA), la firma di contratti vincolanti, l’avvio dei lavori o l’accettazione formale di preventivi. Questo permette di concludere i progetti in corso senza doverli riprogettare in base alle nuove, più restrittive, normative.

L’installazione di un impianto fotovoltaico su un’attività già soggetta a normative antincendio è considerata una modifica rilevante, e se comporta un aggravio del rischio, è obbligatoria la presentazione di un nuovo progetto ai Vigili del Fuoco; in caso contrario, è sufficiente una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

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