Ho sempre pensato che il corridoio fosse lo spazio più difficile da sistemare. Troppo stretto per una poltrona, troppo lungo per restare spoglio, troppo buio per sembrare accogliente. Eppure, è proprio quel tratto che ogni giorno attraversi senza pensarci che può diventare il tuo dettaglio preferito di casa. Basta cominciare a guardarlo come un ambiente a sé e non come un semplice collegamento. Là dove non puoi mettere arredi importanti puoi giocare con la luce. E da quel momento cambia tutto. Lo capisci quando la sera accendi la prima luce del corridoio e senti che c’è qualcosa di più. Più atmosfera, più profondità, più casa.
Nel mio caso è cominciato con una striscia LED sotto al battiscopa. Una soluzione provvisoria, pensavo. Poi è arrivata un’applique in metallo nero, poi due piccoli faretti a soffitto con luce calda. Adesso il corridoio è la parte più scenografica della casa, quella che si nota anche se non ci fai caso. E non parlo di grandi impianti o interventi invasivi. Solo una serie di luci pensate nel punto giusto. Ed è proprio qui che vale la pena soffermarsi: sulle tipologie di illuminazione che rendono un corridoio vivo, funzionale e bello.
Illuminazione funzionale e decorativa per ambienti piccoli
I faretti sono una delle soluzioni più versatili. Possono essere incassati nel soffitto, perfetti per ambienti con altezze ridotte, oppure orientabili, se vuoi valorizzare nicchie o quadri lungo le pareti. La cosa interessante è che si possono installare anche a binario, il che permette di spostarli o ruotarli nel tempo. Il risultato è una luce mirata ma morbida che accompagna il movimento senza invadere. Io li uso soprattutto per evitare quell’effetto corridoio da ufficio che si crea con una sola lampada centrale. Un paio di faretti ben diretti valgono più di un lampadario.

Le strisce LED, invece, cambiano radicalmente la percezione dello spazio. Se posizionate lungo il soffitto disegnano una linea che accompagna lo sguardo. Se le metti dietro a un pannello, in una gola o a filo muro, l’effetto è ancora più elegante e architettonico. Ma anche la versione più semplice, una striscia lungo la parte alta del battiscopa, ha il suo perché. Trasforma il pavimento in una superficie da valorizzare e, con la giusta intensità, crea un’atmosfera rilassata. Esistono versioni dimmerabili o con sensore, utilissime se vuoi evitare di accendere interruttori di notte.
Poi ci sono le applique. Inutile girarci intorno, qui si può giocare sul serio. Se il corridoio ha pareti libere una coppia di applique può fare miracoli. Ce ne sono di sottili e moderne, in metallo nero o bianco, ma anche di più decorative in vetro opalino, ceramica o con finiture dorate. Basta sceglierne due che dialoghino tra loro e siano in armonia con lo stile generale della casa. La cosa bella è che, oltre a illuminare, arredano, e se ti piace lo stile industrial sono l’ideale!

Il battiscopa illuminato merita una parentesi a parte. È meno comune ma quando c’è si nota subito. Può essere una striscia LED integrata nel battiscopa stesso oppure una piccola luce incassata nella parte bassa della parete. Dà una sensazione di sicurezza molto utile nei passaggi notturni e allo stesso tempo valorizza l’architettura della stanza. Se hai un corridoio con curve o cambi di direzione è un modo sottile ma efficace per guidare il passaggio.

Infine, i faretti con sensore di movimento. Qui la praticità incontra il buon senso. Sono perfetti per corridoi ciechi o quando si rientra a casa con le mani occupate. Alcuni modelli sono minuscoli, altri sono applicabili direttamente a parete o soffitto. Il vantaggio più grande è che si accendono solo quando servono. E se scelti con cura possono avere un design elegante e integrarsi perfettamente nel contesto. Basta evitare luci fredde o troppo intense, perché l’effetto ospedale è sempre dietro l’angolo.
La verità è che spesso pensiamo troppo all’illuminazione del soggiorno o della cucina, ma trascuriamo i luoghi di passaggio. E invece proprio lì si può fare la differenza.