Illuminano quando servono, arredano sempre: le applique che piacciono agli interior designer

Non servono solo a fare luce: le applique moderne arredano anche da spente e trasformano anche le zone più trascurate della casa. Ecco quelle che gli interior designer usano davvero.

Non sono più solo una luce di passaggio o un’aggiunta tecnica nelle stanze buie. Le applique sono diventate oggetti desiderati, scelte precise che parlano del gusto di chi abita quella casa. Sempre più spesso, chi progetta interni le usa per aggiungere carattere senza appesantire, per segnare un angolo o dare movimento a una parete che altrimenti resterebbe vuota. Persino da spente, certe applique hanno una presenza scenica che non passa inosservata. Le si nota nei corridoi d’hotel, sui muri delle camere da letto moderne, accanto agli specchi dei bagni progettati con attenzione. Ma non si tratta più solo di gusto: c’è una logica pratica dietro a ogni scelta.

Quando lo spazio è poco, o la luce principale è troppo forte, un’applique ben posizionata riesce a cambiare tutto. Può portare luce dove serve, senza invadere. Può diventare quel dettaglio che tiene insieme lo stile di una stanza. Ed è proprio perché oggi la linea tra funzione e decoro è sottile, che queste luci a parete stanno avendo una seconda vita. Se ne vedono con forme morbide, materiali materici, finiture opache, tagli netti o dettagli retrò. Si montano anche in verticale, su moduli doppi, in sequenza.

Dove funzionano meglio le applique e i modelli più scelti dagli interior designer

Le applique funzionano bene in spazi di passaggio o in punti strategici. Nelle scale, ad esempio, creano una luce che accompagna senza disturbare. Nei corridoi possono scandire il ritmo, offrire una presenza visiva che rompe la monotonia. Accanto al letto sono una soluzione utile ma anche elegante, soprattutto se si vuole liberare il comodino. E nei bagni, montate ai lati dello specchio, fanno una luce morbida e diffusa che non distorce i lineamenti. Anche in cucina, in certi casi, possono sostituire le sospensioni. Ma è sempre la coerenza con lo stile generale a fare la differenza.

Lampade da parete
Dove funzionano meglio le applique e i modelli più scelti dagli interior designer – designmag.it

Alcuni modelli sono ormai diventati iconici. Quelle cilindriche in metallo, nere o dorate, si vedono ovunque nelle case moderne. Le applique in gesso, con forme morbide e toni chiari, stanno bene in ambienti più soft, magari accanto a pareti color crema o tortora. Ci sono poi quelle in vetro fumé, che giocano con la trasparenza senza farsi troppo notare. E le più tecnologiche, in cui la luce è un taglio sottile, quasi invisibile. Si parla sempre di oggetti piccoli, ma se messi bene, cambiano il tono della stanza. I designer li usano come si userebbe un quadro, ma con una funzione in più.

Lampade da parete
Abbinamenti che funzionano con ogni stile – designmag.it

Il rischio, come sempre, è strafare. Troppe applique nella stessa stanza, o scelte troppo appariscenti in un ambiente già ricco, fanno l’effetto contrario. Servono proporzione e coerenza. Una parete molto ampia ha bisogno di modelli importanti, una parete stretta meglio lasciarla pulita o usare una forma molto minimale. Anche l’altezza fa la sua parte: non vanno sempre messe a metà muro. A volte, metterle più in alto cambia l’intero equilibrio. La luce che emettono non deve mai dare fastidio agli occhi.

Per valorizzarle davvero, servono materiali che le facciano risaltare. Un muro chiaro le esalta, il legno le scalda, il metallo le rende più decise. Con un arredamento moderno servono linee semplici, colori neutri o accenti metallici. Con uno stile più classico, meglio puntare su finiture patinate o sagome più morbide. Anche il colore della luce cambia molto: una luce calda aiuta a rilassarsi, ma in certi ambienti meglio un bianco neutro. E poi, va detto, c’è qualcosa di bello anche nell’accenderle a fine giornata. Quando la luce cambia e la casa sembra nuova.

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