Quando pensi alla sicurezza di casa probabilmente ti vengono in mente sistemi di protezione complicati e costosi: telecamere che registrano tutto, serrature che si aprono con il telefono, barriere che sembrano uscite da un film. E invece no, a volte la soluzione più efficace è quella che non vedi, quella che non richiede un abbonamento mensile né montaggi difficili.

Esiste un piccolo stratagemma che pare uscito da un set di spionaggio ma che in realtà è alla portata di chiunque e viene consigliato anche da chi conosce il mestiere della prevenzione contro i furti. Non è una bacchetta magica, non ti proteggerà dal ladro più determinato, ma funziona su quel tipo di malintenzionato che preferisce la strada facile. Se hai due minuti e una torcia UV, ti conviene leggere fino in fondo perché è una di quelle cose che, messe insieme ad altre buone abitudini, fanno la differenza.
Il marchio invisibile che mette in crisi i ladri
Il meccanismo è semplice e geniale al tempo stesso. Si tratta di segnare gli oggetti con un inchiostro che a occhio nudo non si vede ma che sotto la luce ultravioletta si illumina come una firma segreta. Puoi incidere un codice, le iniziali, una parte del tuo indirizzo, insomma qualsiasi identificativo che renda quell’oggetto inequivocabilmente tuo. Non cambia l’aspetto del bene, non rovina i materiali e soprattutto rende la merce molto meno commerciabile per chi la ruba.
È una mossa che non elimina il rischio ma lo complica parecchio perché la refurtiva marcata è difficile da vendere e facile da collegare a una denuncia. E la psicologia qui gioca un ruolo enorme: il ladro medio evita i guai e se vede un avviso che segnala la presenza di marcatura invisibile spesso desiste prima ancora di entrare.

Questa tecnica si presta a tanti oggetti, non solo all’orologio che ti ha passato la nonna o al portatile che usi per lavoro, ma anche a bici, strumenti da lavoro e oggetti d’arte. L’idea è che un bene che può essere facilmente riconosciuto perde gran parte del suo valore sul mercato clandestino perché chi compra non vuole rischiare di ritrovarsi con qualcosa di tracciabile. Per rendere il sistema ancora più efficace molti abbinano alla marcatura l’iscrizione a database specifici dove caricare foto e numeri di serie in modo da creare una traccia ufficiale. E poi ci sono i cartelli: non sono tattica da film ma utili avvertimenti da esporre alla vista, che comunicano a chi passa che quella casa non è un bersaglio facile.
Il bello è che non serve diventare ossessionati dalla sicurezza, basta integrare questo accorgimento con misure pratiche come luci sensibili al movimento, buona illuminazione esterna e rapporti di buon vicinato. In quartieri dove la gente si dà una mano questi stratagemmi diventano ancora più efficaci perché la cooperazione trasforma la zona in territorio poco appetibile per chi cerca un colpo rapido. Insomma non è solo questione di tecnologia ma di messaggio sociale: “qui ci stiamo attenti”.