Come ogni anno, l’estate rappresenta un periodo florido per i ladri. Molte abitazioni rimangono vuote per giorni o settimane, e rappresentano una preda estremamente facile. I malintenzionati sono spesso aiutati dagli stessi inquilini, intenti a raccontare le proprie vacanze sui social network.
Tuttavia, quando i padroni di casa si fanno furbi, magari affidando le chiavi a un vicino o lasciando accese le luci con un timer, i malviventi sono costretti a trovare dei metodi alternativi per capire se l’abitazione è abitata o meno in quel periodo.
Come è facile notare anche dalla cronaca italiana e non solo, non si parla più soltanto di effrazioni rumorose o di tentativi improvvisati, ma di vere e proprie strategie sottili, quasi invisibili, che permettono ai malintenzionati di capire se un appartamento è incustodito.
Come i ladri utilizzano il filo di silicone per capire se sei in casa
Già dalla scorsa estate, Roma e numerose altre città italiane, sono state interessate da un particolare metodo utilizzato dai ladri: il cosiddetto trucco del filo di silicone.

Il funzionamento di questa strategia è semplice quanto performante: i ladri applicano una sottilissima striscia di silicone tra lo stipite e la porta d’ingresso. Se, al loro ritorno, il segno è ancora intatto, significa che nessuno ha aperto quella porta: un chiaro indizio che i proprietari sono lontani, probabilmente in vacanza.
Si tratta di una tecnica che colpisce proprio perché sfrutta la distrazione quotidiana: per i vicini è quasi impossibile notarlo e, al tempo stesso, anche i proprietari se presenti difficilmente lo notano. Per chi osserva dall’esterno, invece, rappresenta un segnale preciso: l’appartamento è rimasto chiuso e i ladri possono agire senza rischiare di incontrare i residenti.
Questa non è la prima volta che vengono escogitati stratagemmi simili. In passato si sono visti altri sistemi, come la calamita o la graffetta incastrata tra porta e stipite. L’obiettivo è sempre lo stesso: avere la conferma dell’assenza dei proprietari senza destare sospetti.
Le zone più colpite sono spesso quelle residenziali e tranquille, soprattutto nei periodi centrali di agosto, quando interi quartieri si svuotano. Portuense, Monteverde e Salario, ad esempio, sono tra i quartieri romani finiti sotto la lente delle forze dell’ordine a causa della cosiddetta “banda del silicone”.
Lo scorso agosto, infatti, questa zona è stata interessata da numerosi furti di questa banda che ha messo a segno diversi colpi proprio utilizzando la tecnica del filo di silicone. Dunque, essere consapevoli di queste tecniche aiuta a riconoscerle e a prevenire spiacevoli sorprese, magari controllando con attenzione la propria porta o chiedendo a un vicino di monitorare la situazione in caso di assenze prolungate.