Il segreto delle nonne per fare candele in casa? Un ingrediente inaspettato

Ecco come le candele fatte in casa con questo materiale stanno diventando un must del design domestico. Un gesto antico che oggi ritrova il suo fascino.

Ci sono tendenze che nascono su un social e muoiono dopo un paio di settimane, e poi ci sono quelle che arrivano dal passato, attraversano generazioni e, con un po’ di ironia, tornano a vivere nei salotti più attenti ai dettagli. Le candele fatte in casa rientrano in questa seconda categoria. Non stiamo parlando di un banale barattolo con stoppino infilato, ma di un gesto quasi rituale che affonda le radici nella memoria domestica.

Una volta, prima che le cere vegetali o sintetiche popolassero ogni scaffale, lo strutto era perfetto: facile da reperire, economico, con una resa che faceva durare la fiamma per ore. Oggi, complice la riscoperta dell’artigianato lento e delle formule semplici, sta tornando nelle cucine e nei laboratori domestici, pronto a trasformarsi in un oggetto di design profumato.

Perché tornano le candele fatte con lo strutto e come farle

Il fascino di questa tecnica per creare delle candele fai da te non è solo nella manualità. È nell’idea di usare un ingrediente che appartiene a un mondo apparentemente lontano, e di dargli una nuova funzione. Lo strutto si scalda piano, si colora, si profuma, e diventa un elemento decorativo che racconta di tradizione e di creatività. È un modo per rallentare, per prendersi il tempo di scegliere un’essenza, un colore, una decorazione. E alla fine il risultato non è una candela qualunque: è un pezzo unico, modellato secondo il proprio gusto, con una storia che parte da molto prima di noi e finisce accesa su un tavolo, in una sera qualunque.

Una volta deciso di provare, la prima cosa da fare è preparare i contenitori. Non serve avere attrezzature complesse, bastano dei vasetti con coperchio, meglio se di vetro, e qualche stoppino. Lo stoppino va fissato alla base con un punto di colla a caldo, e per mantenerlo perfettamente verticale basta un semplice trucco: uno stuzzicadenti appoggiato in orizzontale sul bordo del vasetto, attorno al quale arrotolare la parte in eccesso. È un passaggio piccolo ma fondamentale, perché garantisce che la fiamma bruci in modo regolare e che la candela si consumi uniformemente.

Strutto nel piatto con coltello
Perché tornano le candele fatte con lo strutto e come farle – designmag.it

Lo strutto, protagonista di questa tecnica, va sciolto lentamente in un pentolino a fiamma bassa. Non deve mai friggere o emettere fumo, perché il calore eccessivo ne altererebbe la consistenza e l’odore. Quando è completamente liquido, si può passare alla parte più creativa: il colore. Qui si apre un mondo di possibilità. Si possono usare pastelli a cera, facili da reperire e versatili, o colori a olio. Basta spezzettarli e scioglierli in un pentolino a parte, per poi unirli allo strutto e mescolare fino a ottenere una tinta omogenea.

Il profumo è l’altra variabile che trasforma una candela in un’esperienza. Qualche goccia di essenza scelta con cura basta per caratterizzare ogni pezzo. Lavanda, fresia, rosa o note più invernali come cannella e vaniglia: la regola è la moderazione, perché un aroma troppo intenso rischia di diventare invadente. Ogni colore può avere la sua fragranza, creando un set coordinato ma non monotono.

Barattolini di candele colorate
Fragranze e abbinamenti per candele uniche – designmag.it

A questo punto, il composto si versa nei vasetti, lasciando mezzo centimetro dal bordo. Non serve alcuna pressione: basta colare lentamente, così che il liquido si distribuisca in modo uniforme. Una volta riempiti, i vasetti vanno messi in frigorifero fino a quando lo strutto non si sarà solidificato del tutto. Solo allora si può rimuovere lo stuzzicadenti e tagliare lo stoppino, lasciandolo poco sopra la superficie.

La decorazione è il momento in cui la candela fai da te diventa davvero personale. C’è chi preferisce uno stile minimale, con spago naturale e piccoli dettagli metallici, e chi invece punta su ricami, fiori in stoffa o ciondoli a tema. Anche il coperchio può essere trasformato: un filo di cotone spesso avvolto con pazienza, un nodo finale abbellito da un charm marino o un fiocco in raso. Sopra, un piccolo fiore di stoffa o carta, magari doppio, completato da una perla centrale.

In un’epoca in cui tutto sembra prodotto in serie, il ritorno delle candele con lo strutto è anche un ritorno alla lentezza, al piacere di fare con le proprie mani qualcosa che resterà, almeno finché la fiamma non avrà consumato l’ultima goccia.

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