Il mio vicino di casa lasciava tutto sporco durante la ristrutturazione: ecco come ho risolto legalmente il problema

Sporco, inquinamento acustico e molto altro. Come agire contro la ditta di ristrutturazione che reca danno ai residenti di un condominio. 

Ristrutturare un’abitazione è un diritto. Non è certo possibile impedire al vicino di casa di svolgere gli annuali interventi di manutenzione o di dare una rifrescata alla struttura. Tuttavia, è importante sottolineare che, in questa fase, l’inquilino è comunque chiamato a rispettare gli altri condomini. Laddove dovesse recare danno – sporco o inquinamento acustico, ad esempio – si può agire per vie legali.

Inquinamento, sporco e rumore durante la ristrutturazione: come comportarsi

Se gli operai che si occupano della ristrutturazione condominiale sporcano e fanno rumore posso intervenire? La risposta è tendenzialmente sì, ma alle dovute condizioni. Prima di tutto, è importante leggere il regolamento condominiale. In genere in esso è contenuta la fascia oraria di silenzio, durante la quale non si possono emettere rumori fastidiosi – di solito impone il divieto dalle 13.00 alle 15.00 e dalle 21/22.00 fino alle 8.00 del giorno seguente.

Due operai in una casa in fase di ristrutturazione
Inquinamento, sporco e rumore durante la ristrutturazione: come comportarsi – designmag.it

Laddove ci sia necessità di fare dei lavori durante gli orari di silenzio, si può fare eccezione solo a seguito di un accordo stabilito durante la consueta assemblea condominiale, previo avviso inviato all’amministratore. Se i residenti accettano le condizioni dell’inquilino, si può procedere. Esempio: far arrivare gli operai alle 7.00 invece che alle 8.00 oppure includere la domenica nell’orario di manutenzione.

È importante poi parlare di tollerabilità. La giurisprudenza ha adottato un criterio di calcolo dei rumori, così da poter agire più precisamente durante le cause portate in tribunale. La soglia di tollerabilità dipende dalla fascia oraria e dal luogo dove l’edificio è situato. Esempio: durante le ore notturne non bisogna superare i 3 decibel di rumore di fondo, di giorno invece si possono raggiungere i 5 decibel. Se però siete di fronte a una violazione delle norme condominiali e ai limiti previsti dalla leggere, potete richiedere una sanzione per la ditta.

La multa può corrispondere a 200 euro in violazione del regolamento dell’edificio e raggiungere fino a 800 euro in caso di comportamento reiterato nel tempo. Il soggetto coinvolto può presentare ricorso d’urgenza al giudice, chiedendo la totale cessazione della condotta molesta, oltre al risarcimento in caso di danno patrimoniale. Esempio: oltre al rumore di ristrutturazione, gli operai rompono l’ascensore.

Per ottenere il risarcimento danni, è importante provare l’esistenza del rumore. Saranno necessari dei testimoni che siano disposti a presentarsi di fronte al giudice. Per ulteriori chiarimenti invitiamo a rivolgersi a un avvocato oppure direttamente all’amministratore condominiale.

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