Con l’arrivo dei primi freddi, in molte abitazioni si inizia a pensare a riaccendere il termocamino dopo mesi di pausa.
Questo dispositivo, capace di unire il fascino della fiamma al comfort di un impianto di riscaldamento, necessita però di attenzioni particolari prima di tornare in funzione. Un periodo di inattività, anche se breve, può infatti favorire l’accumulo di polvere, residui e piccoli guasti che, se ignorati, rischiano di compromettere la resa e la sicurezza.
Per questo motivo, dedicare del tempo a una manutenzione accurata è fondamentale per assicurarsi un inverno caldo, sicuro ed efficiente. Prendersi cura del termocamino significa allungarne la vita, ridurre i consumi e proteggere la propria casa da inconvenienti evitabili.
Verifiche impiantistiche: sicurezza e funzionamento ottimali
Prima di riaccendere il termocamino è fondamentale dedicare attenzione all’impianto idraulico e termico, per garantirne efficienza e sicurezza. Una delle prime verifiche riguarda la presenza di acqua all’interno del circuito: il livello deve essere adeguato e costante, perché un impianto con poca acqua rischia di danneggiarsi o di non riuscire a distribuire correttamente il calore. È importante controllare anche la vaschetta di espansione, che deve essere sempre piena, altrimenti potrebbero esserci perdite da individuare e risolvere.
Un altro elemento cruciale è il circolatore, ovvero la pompa che assicura la distribuzione dell’acqua calda nei radiatori o nei pannelli. Se questo componente non funziona, il calore non raggiunge le stanze: è bene quindi verificarne il movimento e, se bloccato, provare a sbloccarlo delicatamente. Lo stato dello scambiatore di calore non va trascurato, perché eventuali incrostazioni o depositi riducono l’efficienza generale e possono causare consumi più elevati.

Una manutenzione accurata delle valvole, delle guarnizioni e della pressione dell’impianto è essenziale per evitare dispersioni e garantire prestazioni ottimali. Piccole attenzioni preventive fanno la differenza tra un sistema sicuro e affidabile e uno soggetto a guasti imprevisti.
Pulizia del fascio tubiero, condotto fumario e componenti di combustione: per rendere al massimo e in sicurezza
La pulizia del termocamino è un passaggio indispensabile per garantire una combustione sicura e un rendimento elevato. Dopo mesi di inattività, la camera di combustione e le varie componenti interne possono accumulare polvere, cenere e residui che, se non rimossi, compromettono la circolazione dell’aria e l’efficienza dello scambio termico. Per accedere meglio alle superfici interne è necessario rimuovere il pannello in vermiculite, un materiale resistente alle alte temperature ma fragile nella struttura, che va maneggiato con estrema cura. Una volta tolto, è possibile eliminare i depositi che si formano sulle pareti interne.
Occorre poi intervenire sui turbolatori, che favoriscono un migliore scambio di calore: vanno estratti, puliti a fondo e rimontati correttamente. Anche il condotto fumario merita attenzione, perché la presenza di creosoto o fuliggine rappresenta un rischio d’incendio. Lo scovolo, passato dall’alto o dal basso, è lo strumento più adatto a liberarlo.
Un condotto e uno scambiatore ben puliti assicurano tiraggio ottimale, minori consumi e una maggiore sicurezza d’uso.