Il fioraio mi ha detto che questa pianta la consiglia anche la Nasa: ora ho scoperto perchè e me la tengo stretta

La pianta ragno è tra le più efficienti nel purificare l’aria secondo lo studio NASA. Resistente, elegante e piena di “figli”, trasforma ogni stanza senza sforzo.

Sono entrata dal fioraio senza nessuna intenzione precisa, solo con quella vaga idea di voler portare a casa una pianta facile, qualcosa che non mi facesse sentire incapace dopo una settimana. Avevo già in mente le solite candidate, quelle che tutti considerano “sicure”: la monstera, il classico pothos che cresce anche se lo dimentichi per giorni, la sansevieria che sembra indistruttibile. Ero lì che guardavo i vasi senza particolare convinzione, mentre lui si avvicina, mi osserva un attimo e indica una pianta che non avevo nemmeno preso in considerazione. La pianta ragno. Un nome poco rassicurante e un aspetto semplice, quasi troppo semplice. Poi mi dice quella frase che mi blocca sul posto: “Questa la consiglia anche la NASA”.

L’ho portata a casa quasi per gioco e da quel momento è iniziato un piccolo viaggio. Non mi aspettavo nulla, invece mi sono ritrovata a cercare articoli, studi, prove. E scopro che quel commento non era un’esagerazione: la NASA (con il Clean Air Study) l’ha davvero studiata per capire come migliorare la qualità dell’aria in ambienti chiusi. È una delle piante più efficienti nel filtrare certe sostanze che abbiamo tutti in casa senza rendercene conto. Quella che avevo scelto perché “tanto è piccola” è diventata il punto verde più prezioso del mio salotto. E ora so esattamente perché non la lascerei più.

Perché la pianta ragno è perfetta per chi non ha tempo né esperienza

Quando scopri che una pianta così comune è finita sotto l’occhio attento della NASA, inizi a guardarla con una certa tenerezza ironica. Mi piace pensare agli scienziati degli anni ’80, circondati da vasi e foglie, mentre cercano di capire quali piante potessero rendere più vivibili gli ambienti delle stazioni spaziali. In quello studio si parlava di sostanze che oggi sono presenti in molte case: formaldeide, benzene, xilene.

Tutto ciò che rilasciano mobili nuovi, colle, vernici, tessuti sintetici. La pianta ragno si è dimostrata sorprendentemente brava ad assorbirle, e nonostante non sia un filtro magico, è estremamente efficiente rispetto alle sue dimensioni. A livello pratico è il genere di pianta che regge indifferente a tutte le disattenzioni più comuni. Puoi dimenticarti di innaffiarla per qualche giorno, poi recuperare, e lei non fa scenate.

Vive bene anche in condizioni di luce non perfette e non teme gli sbalzi termici della vita quotidiana. È quasi una pianta che ti rassicura. Il dettaglio più bello però è la sua generosità. Se guardi bene, produce continuamente piccoli germogli che pendono come stelle. Li stacchi, li metti in un bicchiere d’acqua e in pochissimo tempo hanno già radicato. La mia casa ora ha piccoli clorofiti sparsi un po’ ovunque, ognuno nato da quello originale.

pianta ragno
Perché la pianta ragno è perfetta per chi non ha tempo né esperienza – designmag.it

Esteticamente è perfetta per spazi piccoli perché le sue foglie sottili creano movimento senza risultare pesanti. La puoi mettere su una mensola e lasciarla ricadere oppure su un tavolino basso a fare da contrasto con i libri. Ama l’umidità, quindi in bagno diventa quasi protagonista: cresce più veloce, più verde, più piena. In ingresso è utilissima perché filtra l’aria di passaggio, e vicino alla scrivania sembra calmare anche solo per la sua presenza.

Uno dei dettagli che ho scoperto riguarda la camera da letto. Molti evitano le piante lì, temendo che possano disturbare il sonno, ma la pianta ragno è perfetta perché non rilascia profumi intensi né ha esigenze luminose particolari. Il suo lavoro è silenzioso, e l’effetto complessivo migliora l’aria mentre dormi. In un ambiente dove arrivano mobili nuovi o tessuti non ancora lavati, la sua efficienza è ancora più evidente. Non toglie tutto, non fa miracoli, ma contribuisce a rendere l’aria più leggera.

pianta ragno
Dove mettere la pianta ragno per massimizzare i benefici – designmag.it

Anche dal punto di vista dello stile si integra facilmente. In una casa scandinava basta un coprivaso in fibra naturale. Mentre in una moderna, un vaso bianco opaco minimalista la rende elegante. In un interno boho funziona meravigliosamente appesa a un macramé. È una pianta che segue il contesto senza imporsi e senza sembrare fuori posto. Le sue foglie variegate, allungate e morbide funzionano come una pennellata verde che si adatta a tutto, dal legno chiaro alle superfici metalliche.

Ripensando a quel giorno dal fioraio, mi rendo conto che la sua sicurezza nel consigliarmela era fondata su qualcosa di molto più solido del semplice gusto estetico. Era come se sapesse già che quella pianta avrebbe trovato il suo posto nella mia casa con una naturalezza sorprendente. A distanza di settimane, guardo il mio clorofito e capisco perché la NASA si sia presa la briga di studiarla.

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