Il drone del vicino sopra la mia proprietà, come posso difendermi? Cosa devi fare subito per la tua privacy

Un drone sorvola il tuo giardino e temi per la tua privacy? Scopri come la legge ti tutela e quali sono i tuoi diritti.

Se fino a qualche anno fa i droni erano visti come strumenti per appassionati di tecnologia e fotografia, oggi sono entrati a far parte della quotidianità, tra riprese aeree, consegne sperimentali e perfino controlli urbani. Eppure, quando un piccolo velivolo si spinge oltre la semplice curiosità e sorvola abitazioni, cortili o giardini privati, la percezione cambia: il confine tra hobby e violazione della privacy diventa sottile.

Non è raro che i cittadini si chiedano quali siano i propri diritti, specie quando l’oggetto volante sembra osservare troppo da vicino finestre e terrazzi. La normativa in materia non è sempre di facile interpretazione: tra regolamenti europei, codici civili e leggi sulla protezione dei dati, il quadro appare complesso. Per capire come difendersi, è necessario fare chiarezza, ma senza dare nulla per scontato.

Droni sopra casa: ecco cosa devi sapere subito

Il punto di partenza è uno: nessun proprietario può “chiudere” il cielo sopra la propria casa. Lo spazio aereo, in Italia, è regolamentato dall’ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, e il sorvolo è consentito entro determinate quote e con regole ben precise. Tuttavia, la libertà di volo non significa libertà di riprendere chiunque: il diritto alla privacy resta un limite invalicabile.

La normativa europea, in particolare i Regolamenti UE 2019/945 e 2019/947,  impone a chi utilizza un drone l’obbligo di registrazione, assicurazione e rispetto delle distanze minime da persone e edifici. A ciò si aggiunge il GDPR e il Codice Privacy italiano: se le immagini raccolte consentono di identificare persone, scatta la protezione dei dati personali.

drone in volo
Droni sopra casa: ecco cosa devi sapere subito – designmag.it

Il problema nasce quando il drone vola troppo basso o staziona nei pressi di finestre, terrazzi o giardini. In questo caso, oltre al possibile illecito in materia di privacy, potrebbero configurarsi reati come le interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis del Codice Penale).

In ambito condominiale, poi, la questione è ancora più delicata: il sorvolo di spazi comuni o privati senza autorizzazione può violare sia l’inviolabilità del domicilio, tutelata dall’art. 14 della Costituzione, sia il diritto a non subire molestie (art. 833 del Codice Civile).

Cosa può fare, dunque, un cittadino se nota un drone sospetto? Prima di tutto, documentare l’evento, magari con foto o video, e verificare se il volo viola le zone interdette tramite le mappe ufficiali ENAC. Se emergono comportamenti invasivi o riprese non autorizzate, è possibile rivolgersi alle autorità competenti o segnalare il caso al Garante per la protezione dei dati personali.

Va infine ricordato che in alcuni casi l’uso del drone per scopi difensivi ad esempio per raccogliere prove da utilizzare in giudizio può essere considerato legittimo, purché circoscritto e non continuativo. La chiave resta sempre la proporzionalità: tecnologia sì, ma mai a scapito della privacy altrui.

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