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Il design giapponese conquista Parigi, e anche i nostri cuori

Tutto è pronto per l’appuntamento con la manifestazione Maison&Objet che andrà in scena a Parigi tra il 20 ed il 24 di gennaio. Dopo la Design Week di settembre, la capitale francese tornerà a riunire i maggiori professionisti ed esperti di design a livello mondiale. Come ogni anno, durante la manifestazione verranno assegnati dei premi speciali per mettere in evidenza aspetti del mondo del design che, altrimenti, potrebbero rimanere nascosti.

Tra questi spicca il Rising Talents che punta a promuovere ogni anno i principali talenti emergenti dei singoli Paesi. Quest’anno la rassegna è dedicata ai giovani talenti del design giapponese, artisti che spaziano nella cultura nipponica reinterpretandone le tradizioni.

Le tendenze del design giapponese

Il design e l’arredamento giapponesi sono tra i più apprezzati e di tendenza a livello mondiale. La cultura giapponese è intrisa di rituali e tradizioni che si riflettono nel design, nell’arte e nell’arredamento. Chi non conosce ed apprezza la bellezza e la tranquillità che può infondere un giardino Zen giapponese? Ma il design giapponese non è certo soltanto questo. Le filosofie che caratterizzano la cultura giapponese hanno radici antiche e profonde, ma non perdono di vista modernità ed innovazione.

Basta pensare allo stile Japandi, una perfetta fusione tra Giappone e Scandinavia che unisce Oriente e Occidente con perfetta armonia, oppure al Wabi-Sabi, che più che uno stile di arredamento rappresenta una vera e propria filosofia di vita. In questo panorama si inseriscono i giovani designer premiati da Maison&Objet, che hanno il merito di essere riusciti a portare profonde innovazioni senza tradire la tradizione millenaria del Paese del Sol Levante.

I nuovi talenti del design giapponese

Foto Shutterstock | Ume illustration

Tra i talenti emergenti che verranno premiati a Parigi troviamo artisti in grado di conquistare il cuore e l’anima di chi ammira le loro opere. Yuri Himuro è una designer che opera nel campo tessile, creando decorazioni spesso riferite alla tradizione ma con tecniche totalmente innovative. Haruka Misawa, ispirata dalla tradizione degli origami, lavora la carta giungendo al nuovo concetto di “Doshi”, ovvero carta in movimento. Satomi Minoshima esplora il confine tra grafica e stampa 3D, lavorando materiali plastici e pelle in modo da conferirgli una nuova vita. Yuma Kano e Kodai Iwamoto hanno fatto proprio il concetto di Kintsugi, ovvero di “arte dell’imperfezione”, in maniera del tutto nuova.

Il primo crea nuovi materiali ed oggetti a partire dalla ruggine, simbolo di imperfezione e decadimento per eccellenza, il secondo crea oggetti ambigui e particolari a partire da materiali solitamente poco usati nell’arte, come metallo o PVC. Baku Sakashita parte dalle tradizionali lampade giapponesi per realizzare creazioni uniche che fondono insieme tradizione, design ed innovazione.

Valerio Malfatto

Valerio Malfatto, nato a Roma il 6 settembre 1995 e diplomato al Liceo Classico statale Luciano Manara. Laureato in Ingegneria Chimica all’Università La Sapienza di Roma e Laureato Magistrale in Ingegneria dei Materiali presso l’Università degli Studi di Padova. Le sue più grandi passioni sono il design e l'ecologia.

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