I Bonus edilizi che ho nel cassetto fiscale posso cederli? Come fare se vuoi liberartene

Cosa possiamo fare con i bonus che abbiamo e come comportarci.

Il prossimo 2026 si prospetta un anno di tagli per diversi bonus edilizi in vigore in questi ultimi tempi; chi ha intenzione di comprare nuovi mobili ed elettrodomestici per la propria casa, oppure effettuare determinati interventi di ristrutturazione, deve quindi affrettarsi per evitare di non vedersi più riconosciuto nessun tipo di vantaggio fiscale, o comunque in percentuale ridotta.

Mentre comunque le normative intorno ai bonus edilizi si evolvono e tanti cittadini beneficiano di detrazioni fiscali, c’è più di qualcuno che si chiede se sia possibile cederli nel momento in cui sono ancora nel cassetto fiscale.

In merito alla questione, come riportato anche dal sito Laleggepertutti, è recentemente intervenuta l’Agenzia delle Entrate: c’è finalmente chiarezza sulla situazione, ora c’è la risposta e tutto parte sempre da una distinzione fondamentale.

Cessione dei crediti edilizi, si può fare o no? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

Stando a quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate nella  Risposta Interpello n. 240 del 15 settembre 2025, per chiarire la questione in merito alla cessione dei crediti edilizi è importante, in prima battuta distinguere la posizione del beneficiario originario da quella del cessionario.

persona con calcolatrice
Cessione dei crediti edilizi, si può fare o no? La risposta dell’Agenzia delle Entrate-designmag.it

Se, dunque, il cessionario è un soggetto che ha già acquistato un credito di imposta da altri, come può essere una banca, un’impresa o un professionista, si considera il credito in questione estraneo al committente dei lavori, nonché iscritto nel cassetto fiscale del nuovo titolare. In questo caso, il blocco normativo non ha effetto poiché riguarda l’opzione di cessione da parte del titolare della detrazione e non della circolazione dei crediti successiva.

Chi ha nel proprio cassetto fiscale dei crediti derivati da bonus edilizi può dunque cederli a terzi in maniera legittima, purché rispettino ovviamente gli altri requisiti previsti dalla normativa che regola la cessione. Quest’opportunità permette anche ad aziende e professionisti di pagare le parcelle di studi o altri professionisti; in caso di pagamento (parziale o totale) avvenuto in questo modo, lo studio o il professionista riceve il credito nel proprio cassetto fiscale.

Per quanto detto in precedenza, anche in questo caso lo si potrà utilizzare per pagare imposte e contributi, oppure cederlo di nuovo a terzi. E’ comunque bene ricordare che, se il professionista riceve crediti d’imposta come pagamento, questi sono soggetti alla consueta tassazione del reddito imponibile; il professionista lo dovrà indicare nei propri redditi da lavoro autonomo, mentre le imprese come un ricavo.

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